Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Assicurare la casa da catastrofi naturali, una necessità inesorabile?

Terremoti, alluvioni e sempre più eventi climatici estremi minacciano gli immobili in Italia. Per tutelare le abitazioni si profilano nuove coperture assicurative. Una guida dell’Ania chiarisce come funzionano. 16/10/24

mercoledì 16 ottobre 2024
Tempo di lettura: min

Sono dette “Cat Nat” e sono le polizze rischi catastrofali che proteggono gli immobili da eventi calamitosi quali terremoti e alluvioni. Secondo le stime dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), il 78% delle abitazioni italiane è a rischio medio-alto o alto di terremoto o alluvione. Tra l’altro, nel nostro Paese, la maggior quota di ricchezza delle famiglie è investita in immobili, tanto che circa l’80% ne possiede uno.

Anche a livello europeo, l’Italia figura tra i Paesi maggiormente colpiti da calamità naturali, con circa 140 miliardi di euro di danni cumulati negli ultimi 40 anni, dovuti principalmente a eventi sismici (circa 90 miliardi). Anche la frequenza è in aumento, con un +40% di eventi gravi negli ultimi 30 anni.

A tal proposito, a seguito dell’alluvione che a settembre 2024 ha colpito nuovamente l’Emilia-Romagna dopo quella di maggio 2023, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha rilanciato la proposta di un'assicurazione obbligatoria per le case per fare fronte ai danni provocati dell'emergenza climatica, dopo quella prevista per le imprese che scatterà dal 1° gennaio 2025. Mentre è in corso il dibattito pubblico sul tema, tra chi è favorevole e chi teme un carico economico eccessivo sulle spalle dei cittadini, proviamo a fare il punto sulle polizze.

Ma come possono proteggersi i cittadini?

Molti italiani immaginano che, in caso di calamità, della ricostruzione degli edifici privati si debba occupare lo Stato, ma in realtà non esiste alcun obbligo delle amministrazioni pubbliche di risarcire cittadini o imprese che abbiano subìto danni ai propri beni. Ad oggi, in Italia solo poco più del 5% delle abitazioni civili è coperto da una polizza contro i rischi catastrofali a fronte di altri paesi come la Francia e la Spagna dove la diffusione di queste coperture è anche superiore al 90%.

Alla luce di questa situazione, da anni l’Ania propone l’introduzione di uno schema assicurativo nazionale basato su una partnership pubblico/privato nell’ottica di raggiungere una mutualità sufficiente a garantire, nel prossimo futuro, l’assicurabilità dei rischi catastrofali. Ma vediamo quali sono le coperture attualmente a disposizione contro i rischi climatici e da calamità naturali.

 Le polizze per catastrofi naturali

 Come anticipato, le polizze rischi catastrofali proteggono l’immobile dell’assicurato da eventuali danneggiamenti che lo stesso potrebbe subire a seguito del verificarsi di un evento calamitoso come terremoti e alluvioni. I danni risarcibili sono solo ed esclusivamente quelli materiali e diretti che attengono al fabbricato e al contenuto (generalmente mobili, capi di vestiario, preziosi, oggetti personali, valori e denaro), oltre a eventuali indennità aggiuntive come:

  • il risarcimento delle spese sostenute per demolire e sgomberare i residui dell’abitazione in caso di sinistro;
  • il risarcimento delle spese alberghiere o d’affitto nel caso in cui i locali destinati ad abitazione principale siano resi obiettivamente inagibili (a tali risarcimenti vengono applicati dei limiti temporali e di indennizzo indicati in polizza);
  • un’indennità, calcolata in modo forfettario.

Nel caso della copertura per terremoto, l’elemento principale che determina il tasso di premio è l’area geografica in cui è ubicata l’abitazione da assicurare, ovvero il grado di rischio sismico della zona, ma anche le caratteristiche geologiche locali (ad es. caratteristiche del terreno) e quelle del fabbricato (ad es. tipologia costruttiva, età del fabbricato, presenza di certificazione antisismica). Tuttavia, per risultare indennizzabile, l’evento deve essere riscontrabile su una pluralità di enti, assicurati o meno, posti nelle vicinanze.

Anche in caso di alluvione, come in quello di terremoto, la polizza può prevedere una soglia che fa scattare l’attivazione della copertura solo nel caso in cui siano colpiti una pluralità di edifici e copre i danni materiali e diretti al bene immobile di proprietà dell’assicurato e al suo contenuto.


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 Le polizze per rischi climatici

Le polizze catastrofali non devono essere confuse con quelle relative ad altre tipologie di rischi naturali che, più che alle caratteristiche sismiche e idrogeologiche del territorio, sono legati al clima. Tali eventi non sempre hanno una portata catastrofale, ma possono acquisirla nel momento in cui superano una determinata intensità. Una polizza per rischi climatici o avversità atmosferiche è una copertura pensata per tutelare la propria abitazione da fenomeni atmosferici estremi quali eccesso di pioggia o di vento, sovraccarico di neve, grandine, trombe d’aria, tempeste e tornadi. In questo caso, possono essere risarciti i danni provocati alle cose assicurate (fabbricato, macchinario e merci) dalla forza degli eventi e i danni da bagnamento provocati al contenuto posto all’interno del fabbricato (a patto che gli eventi abbiano provocato rotture, brecce, lesioni agli elementi costruttivi esterni del fabbricato).

Anche in questa circostanza, gli eventi per essere indennizzabili devono però avere una violenza tale che sia riscontrabile su molti enti, anche non assicurati, posti nelle vicinanze. In altri casi, il risarcimento può essere subordinato all’emanazione di una dichiarazione di stato di calamità da parte dell’autorità pubblica.

Scarica la guida

 

Fonte copertina: bwzenith, da 123rf.com

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