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Onu: “Siccità un disastro silenzioso i cui effetti sono solo all’inizio”
La crisi climatica ha reso 20 volte più probabile le siccità record nell’emisfero Nord. Con le attuali politiche il fenomeno sarà estremo per 170 milioni di persone, più esposto chi è meno responsabile del surriscaldamento. [VIDEO] 4/12/23
Dalle stanze dei negoziati alla Cop 28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai, viene l’allarme siccità. Secondo il Rapporto Onu “Global Drought Snapshot”, rilasciato per l’occasione, la siccità aggravata dal riscaldamento globale è un’emergenza senza precedenti su scala planetaria, che porta a penuria di cibo e carestia. Mentre altri impatti climatici come le ondate di caldo, gli incendi e le inondazioni spesso occupano i titoli dei giornali, la siccità è per lo più un disastro silenzioso, afferma il documento, e gli enormi impatti della siccità indotta dall’essere umano stanno appena iniziando a manifestarsi.
Il Rapporto proviene dalla Convenzione Onu per la lotta alla desertificazione (Unccd), che sottolinea che pochi rischi, se non nessuno, causano più vittime della siccità, provocano maggiori perdite economiche e colpiscono più settori della società. Questa devastazione silenziosa perpetua un ciclo di abbandono, lasciando le popolazioni colpite a sopportare il peso in isolamento.
Con l’aumento della frequenza e della gravità degli eventi di siccità, con la diminuzione dei livelli dei bacini idrici e il calo dei raccolti, mentre continuiamo a perdere diversità biologica e le carestie si diffondono, è necessario un cambiamento drastico. Le siccità estreme, che non si sarebbero verificate senza il riscaldamento globale, hanno distrutto la vita di milioni di persone in Siria, Iraq e Iran dal 2020. La crisi climatica ha anche reso almeno 20 volte più probabile le siccità record nell’emisfero settentrionale nell’estate 2022.
Diversi Paesi già sperimentano gli effetti della carestia indotta dal cambiamento climatico: la migrazione forzata aumenta a livello globale; i conflitti violenti per l’acqua sono in aumento; la base ecologica che consente tutta la vita sulla Terra si sta erodendo più rapidamente che in qualsiasi momento della storia umana conosciuta.ù
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Mentre nel territorio italiano si alternano siccità e forti piogge, i nuovi dati dell’Aqueduct Water Risk Atlas mostrano che un quarto della popolazione mondiale consuma ogni anno quasi tutta la propria riserva idrica disponibile. 31/8/23
Si prevede che 120 milioni di persone patiranno una siccità estrema anche se le temperature globali saranno limitate a 1,5 °C. Le attuali politiche sono sulla strada per raggiungere i 3 °C di riscaldamento, il che significa siccità estrema per 170 milioni di persone. In Cina, nel corso di questo secolo, il 15-20% della popolazione dovrà affrontare siccità da moderate a gravi con frequenza aumentata. 1,2 milioni di persone nel corridoio secco centroamericano hanno bisogno di aiuti alimentari. Dopo cinque anni di siccità, ondate di caldo e piogge imprevedibili, la siccità nel bacino di La Plata in Brasile e Argentina nel 2022 è stata la peggiore degli ultimi 78 anni, riducendo la produzione agricola e colpendo i mercati globali.
Il Rapporto rileva che coloro che hanno fatto di meno per causare la crisi climatica sono i più esposti: l’85% delle persone colpite dalla siccità vive in Paesi a basso o medio reddito. Inoltre, afferma che migliori tecniche agricole, come colture resistenti alla siccità, metodi di irrigazione efficienti e agricoltura senza lavorazione possono ridurre l’impatto della siccità sui raccolti e sui redditi degli agricoltori. L’Alleanza internazionale per la resilienza alla siccità, lanciata alla Cop 27 dai leader di Spagna e Senegal, sta introducendo novità politiche e mobilitando denaro e tecnologia per un futuro resiliente alla siccità e può contare ora su 34 Paesi membri.
di Toni Federico, coordinatore del Gruppo di lavoro "Energia e Clima" (Goal 7-13) dell’ASviS e del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Gli approfondimenti completi sono disponibili sul sito della Fondazione.
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