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Inaugurata la nuova scuola ASviS sullo sviluppo sostenibile per gli enti locali
Tante città hanno già iniziato a scegliere l’Agenda 2030 come riferimento per le proprie strategie. È quanto emerso all’evento di apertura della Scuola, a cui parteciperanno 80 amministratori locali da tutte le Regioni italiane. 22/12/20
Si è tenuto mercoledì 16 dicembre online l’evento di inaugurazione della “Scuola sullo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome”. Al dare il via all’incontro, i saluti istituzionali di Gianni Lampis, coordinatore della Commissione ambiente ed energia della Conferenza delle Regioni e Province autonome. “L’iniziativa che oggi promuove l’ASviS insieme alla Conferenza delle Regioni è di particolare rilevanza per il significato di questo momento storico in cui occorre rilanciare il Paese” – ha dichiarato. “È fondamentale costruire un nuovo paradigma delle politiche pubbliche e dell’amministrazione intesa nel suo insieme. La declinazione di questo nuovo paradigma non può che essere l’Agenda 2030, che impone un approccio complessivo, orizzontale e integrato a tutti i livelli istituzionali” - ha concluso Lampis.
A seguire Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS, dopo aver ringraziato i sostenitori e i partner che hanno reso possibile la realizzazione della Scuola, ha dichiarato: “Sono particolarmente contento che il corso inizi il giorno dopo la presentazione del Rapporto ASviS sui territori”. Nella sua lectio magistralis, il portavoce infatti ha ribadito come “nel Rapporto i territori sono considerati centrali nell’attuazione dell’Agenda 2030”, poiché “esso mostra come le Regioni, le Province autonome ma anche tante città hanno scelto l’Agenda quale riferimento per la propria visione strategica”.
La scuola è organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con il Centro interregionale di studi e documentazione (Cinsedo) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, insieme alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), la Scuola Nazionale di amministrazione (Sna) e con il contributo di Terna, della Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) e dell’ENI.
Il corso, che vedrà la partecipazione di 80 tra dirigenti e funzionari delle Regioni e delle Province autonome, mira a fornire agli amministratori locali una formazione di alto profilo e qualificazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale secondo un approccio sistemico e interdisciplinare. Allo scopo di contribuire ad innalzare i livelli di consapevolezza, impegno, responsabilità e leadership degli enti territoriali verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, particolare attenzione sarà dedicata alle politiche di competenza delle Regioni e delle Province autonome chiamate a contribuire all’attuazione dell’Agenda 2030 a livello locale ma in piena sinergia con le politiche nazionali ed europee.
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di Elita Viola