Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Luisa Leonzi
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Rubrica: Europa e Agenda 2030

Liberi di essere ciò che si è, liberi di amare: strategia Lgbtiq+ al 2030 dell’Ue

Settimana 6-12/10. Strategie della Commissione europea su Lgbtiq+ e intelligenza artificiale. Europarlamento: vertice sociale mondiale di Doha per accelerare verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. 14/10/25

Consulta la rassegna dal 6 al 12 ottobre

martedì 14 ottobre 2025
Tempo di lettura: min

La scorsa settimana la Commissione europea, nel rispetto del suo programma, ha adottato delle importanti strategie, e precisamente due strategie sull’AI “Apply AI” e “AI nella scienza”, sviluppando il piano Europa continente dell’AI adottato lo scorso 9 aprile,  e la strategia Lgbtqi+ 2026-2030 rilanciando il quadro dell’iniziativa Unione dell’uguaglianza già inclusa nel precedente mandato della Commissione 2019-2024.

Dal 6 al 9 ottobre, si è tenuta anche la sessione plenaria del Parlamento europeo in cui sono state votate due mozioni di censura nei confronti della Commissione europea. La prima mozione, presentata dal gruppo Patrioti per l'Europa, è stata respinta con 179 voti a favore, 378 contrari e 37 astensioni. La seconda mozione, presentata dal gruppo La Sinistra, è stata respinta con 133 voti a favore, 383 contrari e 78 astensioni. Ursula von der Leyen con un discorso ha richiamato all’unità delle forze politiche europee, per non cadere “nella trappola” di chi ha interesse a sfruttare le divisioni interne all’Unione, facendo specifici riferimenti ai comportamenti ostili della Russia intensificatisi nelle ultime settimane.

Tra gli atti adottati dal Parlamento di particolare rilevanza strategica per l’Agenda 2030 si segnala anche la risoluzione del 9 ottobre 2025 sul secondo vertice mondiale per lo sviluppo sociale che si terrà a Doha dal 4 al 6 novembre.

Di rilievo è ancora da parte della Commissione la relazione sullo stato d’attuazione del NextGenerationEu e l’assunzione di una Dichiarazione congiunta Gcc-Ue ovvero tra Paesi del Golfo (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar)  e Consiglio dell’Ue, condividendo una visione comune per la pace in medio-oriente.

Strategia Lgbtiq+ 2026-2030

La Commissione europea con la strategia Lgbtiq+ 2026-2030 rinnova la precedente strategia Lgbtiq 2020-2025, riflettendo sui risultati conseguiti aggiornando le informazioni dall’ultimo rapporto sullo stato d’attuazione pubblicato un anno fa.

La strategia riafferma la visione di un’Unione europea dove le persone Lgbtiq+ sono libere di essere ciò che sono e sono libere di amare. La Commissione precisa che i principi di libertà e non discriminazione che la strategia intende perseguire sono i valori fondanti dell’Ue inclusi nei Trattati e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. Gli stessi rappresentano la guida per l’Unione nelle azioni che intraprende anche all’esterno dei suoi confini. Una parte della nuova strategia è infatti dedicata alle azioni esterne dell’Ue per i diritti delle persone Lgbtiq+.

Dall'adozione della strategia 2020-2025, l'accettazione sociale delle persone Lgbtiq+ risulta aumentata. Secondo l'Eurobarometro speciale del 2023 sulla discriminazione, le persone nell'Ue hanno maggiori probabilità di sentirsi a proprio agio con un collega lesbico, gay o bisessuale (75%, in aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2019) e con il fatto che il proprio figlio abbia una relazione omosessuale (59%, in aumento di 4 punti percentuali).

I dati di contesto approfonditi mettono però in evidenza che, nonostante i progressi, le sfide persistono: secondo la terza indagine Lgbtiq condotta dall’ Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (Fra), nel 2023 oltre un terzo delle persone Lgbtiq (37%) ha dichiarato di aver subito discriminazioni nei 12 mesi precedenti l’indagine, con i tassi più elevati tra le donne transgender (64%), gli uomini transgender (63%) e le persone intersessuali (56%). Inoltre il 24% delle persone Lgbtiq ha subito “pratiche di conversione”, con violenza fisica e sessuale, abusi verbali e umiliazioni. Le pratiche di conversione, come riportato nella strategia, citando un rapporto di esperti indipendenti delle Nazioni Unite del 2020, sono interventi profondamente dannosi che si basano sull'idea scientificamente falsa che le persone Lgbtiq+ siano malate, infliggendo dolore e sofferenza gravi e provocando danni psicologici e fisici di lunga durata.

Riportando ancora le ricerche della Fra, la ​​Commissione evidenzia come la crescente diffusione di narrazioni anti-gender e anti-Lgbtiq+ sembra aver ulteriormente intensificato questa discriminazione per il fatto che le organizzazioni Lgbtiq+ e i difensori dei diritti umani devono affrontare ambienti, minacce e attacchi particolarmente ostili, con un aumento di 18 punti percentuali rispetto al 2019.

La Commissione richiama anche studi sui benefici economici nel contrasto alle discriminazione e all’inclusione sociale delle persone Lgbtiq, citando in particolare uno studio dell’Ocse pubblicato a luglio 2025. La Commissione sottolinea come dare spazio di espressione alle persone Lgbtiq+, basandosi sulla cultura contemporanea, abbracciando la loro appartenenza

a famiglie e amici, contribuisce a una società più diversificata, con ciò stimolando l'imprenditorialità, l'innovazione e promuovendo una crescita economica sostenibile. E cita come esempio le evidenze del rapporto open for business - city ratings 2025 , da cui emerge come le città che accolgono e includono le persone Lgbtiq+ hanno "ecosistemi di innovazione" più forti, una maggiore concentrazione di competenze e talenti, livelli più elevati di imprenditorialità e una migliore qualità della vita.

Nel rispondere alle sfide come sopra sintetizzate, la nuova strategia articola una serie di azioni in tre ambiti principali,

  • proteggere le persone Lgbtiq+ dalla violenza in tutte le sue forme,
  • consentire alle persone Lgbtiq+ di vivere libere da discriminazioni e di avere pari diritti in tutti gli ambiti della vita,
  • coinvolgere la società nel suo complesso a tutti i livelli, per promuovere insieme l'uguaglianza Lgbtiq+.

Adottando un approccio intersezionale, valutando dunque come diverse caratteristiche di una persona Lgbtiq+ (di genere, di età, di condizione economico-sociale, etnia, religione, stato di disabilità ecc.) possono incrementare le vulnerabilità e l’esposizione a fenomeni di discriminazione e promuovendo l’integrazione degli obiettivi della strategia in tutte le politiche, le diverse misure indicate dalla Commissione integrano diversi quadri strategici e normativi europei già adottati prospettando anche l’introduzione di nuove misure di supporto. Anche il prossimo quadro finanziario pluriennale 2028-2034 con il programma AgoraEu includerà fino a 3,6 miliardi di euro per sostenere l'uguaglianza e la non discriminazione, combattere la violenza di genere e promuovere la partecipazione democratica, ampliando le disponibilità rispetto al programma di finanziamento europeo Cerv (cittadini, uguaglianza, diritti, valori) che continuerà a funzionare fino al 2027.

La Commissione evidenzia in diversi passaggi della Strategia la responsabilità degli Stati membri nel far rispettare i principi dagli stessi riconosciuti nei Trattati e nella Carta dei diritti fondamentali, precisando che le misure indicate nella nuova strategia richiedono un impegno collettivo.

La Commissione chiede a ciascun Stato membro di adottare delle Strategie nazionali Lgbtiq+ evidenziando che, dei ventisette Stati membri dell’Ue, solo tredici hanno adottato specifiche strategie nazionali sulla base della strategia europea Lgbtiq 2020-2025 e ricordando che nel 2024, 20 Stati membri hanno firmato una dichiarazione ministeriale, chiedendo ulteriori azioni e impegnandosi a collaborare con la Commissione per rinnovare la strategia.


Strategia “Apply AI” 

L'obiettivo dichiarato della strategia "Apply AI" adottata dalla Commissione in data 8 ottobre, è di sfruttare i più ampi benefici sociali dell'intelligenza artificiale, in ambiti settoriali strategici quali le diagnosi sanitarie perseguendo obiettivi di precocità e accuratezza e il miglioramento dei servizi pubblici per una maggiore efficienza e accessibilità rispettando principi di non discriminazione.

Allo scopo, la strategia promuove un cambiamento nel modo in cui le aziende e le organizzazioni del settore pubblico affrontano la risoluzione dei problemi, incoraggiando l’adozione di una politica “primo posto all’AI” sviluppando le capacità per valutarne al contempo i benefici e i potenziali rischi,

La strategia Apply AI si articola dunque in tre sezioni principali:

  • introduzione di iniziative settoriali di punta - per promuovere l'uso dell'AI nei settori industriali chiave dell’economia dell'Ue e nel settore pubblico;
  • affrontare le sfide trasversali - per sostenere una maggiore adozione dell'AI da parte delle Pmi; consentire una forza lavoro pronta per l'AI in tutti i settori; sfruttare le capacità avanzate dell'AI; e garantire la fiducia nel mercato;
  • istituire un meccanismo di governance unico - nell’avviare un approccio settoriale, promuovendo un processo dinamico di collaborazione tra le parti interessate.

La strategia lancerà anche un’osservatorio sull'AI per sviluppare indici di performance (Kpi) e per monitorare gli sviluppi, l'impatto e le tendenze future dell’intelligenza artificiale.


Strategia “AI nella scienza”

La strategia Ai nella scienza adottata dalla Commisione in pari data intende posizionare l'Ue come un polo per l'innovazione scientifica basata sull’AI, istituendo  Raise  (Risorsa per la Scienza dell'AI in Europa), un centro europeo virtuale per mettere in comune e coordinare le risorse di Ai per lo sviluppo e l'applicazione dell'AI nella scienza. La strategia si avvale delle attività del Centro comune di ricerca della Commissione (Jrc) che contestualmente alla strategia ha pubblicato una nuova relazione sull'impatto dell'AI sulla scienza e sulle pratiche di ricerca, con aspetti rilevanti anche ai fini della citata strategia "Apply AI".

Mettendo a sistema alcune iniziative già lanciate dalla Commissione negli scorsi mesi, la nuova strategia si articola nei seguenti punti:

  • Eccellenza e talento: misure volte ad attrarre talenti scientifici e professionisti altamente qualificati a livello mondiale per "scegliere l'Europa", destinando 58 milioni di euro nell'ambito del progetto pilota Raise per le reti di eccellenza e le reti di dottorato per formare, trattenere e attrarre i migliori talenti scientifici e dell'AI.
  • Calcolo: 600 milioni di euro dal programma di ricerca Orizzonte Europa per migliorare e ampliare l'accesso alla potenza di calcolo per la scienza. Questo investimento garantirà ai ricercatori e alle start-up dell'UE un accesso dedicato alle Gigafactory dell'AI.
  • Finanziamento della ricerca: mira a raddoppiare gli investimenti annuali di Orizzonte Europa nell'IA portandoli a oltre 3 miliardi di euro, compreso il raddoppio dei finanziamenti per l'AI nel settore scientifico.
  • Dati: sostegno agli scienziati per individuare le lacune strategiche in materia di dati e raccogliere, curare e integrare le serie di dati necessarie per l'intelligenza artificiale nella scienza.


La posizione del Parlamento europeo sul secondo vertice sociale mondiale

In vista del vertice mondiale sociale che si terrà a Doha dal dal 4 al 6 novembre, secondo appuntamento internazionale dell’anno centrale per lo accelerare i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e del Patto sul futuro dopo il vertice di Siviglia per la finanza allo sviluppo, il Parlamento europeo ha assunto una propria posizione con l’adozione il 9 ottobre di una la risoluzione, sottolineando la necessità di un rinnovato impegno per il conseguimento degli obiettivi sociali dell'Ue e degli SDGs entro il 2030, in Europa e nel mondo.

Il Parlamento articola riflessioni rispetto ai ritardi e alle carenze delle attuali politiche europee osservando con preoccupazione i lenti progressi nel conseguimento degli SDGs in tutta l’Ue, con un ritmo di avanzamento dal 2020 al 2023 inferiore alla metà di quello registrato nel periodo 2016-2019; ed esprimendo preoccupazione per il fatto che gli SDGs non siano stati esplicitamente menzionati negli orientamenti politici dell'attuale presidente della Commissione europea.

Il Parlamento ritiene pertanto che la Commissione e gli Stati membri dovrebbero intensificare gli sforzi per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali, in linea con la dichiarazione di La Hulpe di aprile 2024 al fine di conseguire gli obiettivi principali per il 2030. Espressamente invita la Commissione a presentare iniziative legislative per la piena attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali nell'ambito del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali di cui è previsto il prossimo aggiornamento.

Concentrando l’attenzione sull’esito auspicato per il vertice di Doha, il Parlamento chiede che la dichiarazione politica che sarà adottata dai leader mondiali, includa impegni significativi per far progredire gli SDGs e per porre rimedio ai persistenti divari nello sviluppo sociale, con solidi meccanismi di monitoraggio e revisione, evidenziando la necessità di procedere periodicamente a un processo di revisione approfondito, che includa dichiarazioni ministeriali biennali.

Consulta la rassegna dal 6 al 12 ottobre

Aderenti