Rubrica: Europa e Agenda 2030
Vertice Ue-Ua: una visione comune al 2030 per Europa e Africa
Settimana 14-20/2. Vertice Ue-Ua. Crisi Russia-Ucraina. Parlamento: diritti umani nel mondo, aree urbane, giovani e ripresa post-pandemia, energie offshore, relazione della Bce. Commissione: sicurezza nei sistemi satellitari. 22/2/22
Dichiarazione congiunta per una visione comune al 2030 per l’Ue e l’Ua
Si è tenuto il 17 e il 18 febbraio il sesto vertice tra l’Unione europea e l’Unione africana. I Presidenti Charles Michel per l’Ue, e il senegalese Macky Sall per l’Ua, richiamandosi ai precedenti vertici tra le due unioni, hanno definito un programma condiviso sottoscrivendo una dichiarazione congiunta.
L’Ue e l’Ua s’impegnano a una visione comune consolidando un rinnovato partenariato per la solidarietà, la sicurezza, la pace e lo sviluppo economico sostenibile e duraturo e la prosperità per i nostri cittadini e per le nostre generazioni future.
Ciò include la protezione dei diritti umani per tutti, la parità di genere e l'empowerment delle donne in tutte le sfere della vita, il rispetto dei principi democratici, il buon governo e lo stato di diritto, le azioni per preservare il clima, l'ambiente e la biodiversità, la crescita economica sostenibile e inclusiva, la lotta contro le disuguaglianze, il sostegno ai diritti dei bambini.
Guardando sia alle emergenze che agli obiettivi a lungo termine, la prima sfida condivisa nella dichiarazione, è l’accesso equo ai vaccini. L’Ue conferma il proprio impegno a fornire almeno 450 milioni di dosi di vaccino entro metà 2022. Imparando dall’esperienza Covid-19, i leader condividono l’impegno a sostenere la piena sovranità sanitaria africana per rispondere alle future sfide sanitarie, supportando gli investimenti necessari nella capacità di produrre medicine, vaccini, trasferire tecnologie e competenze, definendo sistemi di regolazione per un equo accesso a servizi sanitari e terapie.
S’impegnano a una posizione comune presso l’Omc (Organizzazione mondiale del commercio) per promuovere accordi sul commercio e sulla proprietà intellettuale che favoriscano la risposta alla pandemia e sostengano la ripresa economica.
Sulla finanza, considerata la situazione macroeconomica generata dal Covid-19, s’impegnano a sostenere il quadro comune per i trattamenti del debito al di là dell’iniziativa di sospensione del servizio del debito, precisando che gli investimenti per la ripresa dovrebbero continuare a costruire resilienza ed economie più sostenibili per raggiungere le nostre priorità a lungo termine.
Annunciano un pacchetto di finanziamenti di almeno 150 miliardi che dovrà supportare le comuni ambizioni al 2030 e il programma Africa 2063: i nostri due continenti vogliono dimostrare e condividere con il resto del mondo il successo di un’agenda di prosperità rispettosa della nostra gente e del nostro pianeta.
Gl’investimenti saranno indirizzati alle transizioni verde e digitale, specificamente indicando gl’impegni assunti con l’accordo di Parigi, inclusi i piani nazionali per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la creazione di posti di lavoro dignitoso e lo sviluppo delle risorse umane, la promozione della salute e dell’educazione con criteri inclusivi e di equità.
L’Ue e l’Ua s’impegnano inoltre a lavorare verso un'integrazione progressiva e reciprocamente vantaggiosa dei rispettivi mercati continentali, scambi sulla ricerca, dei volontari e dei giovani anche attraverso il programma Erasmus+.
Una parte della dichiarazione congiunta è dedicata a un impegno rinnovato e rafforzato alla cooperazione per la pace e la sicurezza. In proposito richiamano il protocollo d’intesa del 2018 su pace, sicurezza e governance volto a combattere l'instabilità, la radicalizzazione, l'estremismo violento e il terrorismo, affrontando le cause profonde dei conflitti attraverso un approccio integrato.
Sulle migrazioni e la mobilità, lavorando in uno spirito di responsabilità e impegno comuni, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali, mirano a prevenire la migrazione irregolare, a rafforzare la cooperazione contro il traffico di esseri umani, a sostenere una gestione rafforzata delle frontiere, miglioramenti efficaci in materia di rimpatrio, riammissione e reintegrazione, compresa la promozione del rimpatrio volontario e la facilitazione della reintegrazione sostenibile delle persone rimpatriate, e a rafforzare il dialogo per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare e degli spostamenti forzati.
Per richiedenti asilo, rifugiati e migranti vulnerabili, s’impegnano a cooperare per individuare soluzioni durature e a rafforzare la task-force tripartita Ue-Ua-Un.
Per il multilateralismo richiamano un impegno condiviso per costruire le necessarie convergenze al rispetto degli accordi sul clima, all’attuazione dell’Agenda Onu 2030 e dell’Agenda 2063 per l’Ua. Indicano l’impegno reciproco alla riforma dell’Omc, e a supportare un nuovo accordo ambizioso sulla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie nel quadro dell’Oms.
Sessione plenaria del Parlamento europeo. Crisi Russia-Ucraina
Durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, è stata discussa l’emergenza Russia-Ucraina.
Unanime è stata la posizione di sostegno nei confronti dell’Ucraina da parte dei vertici delle istituzioni dell’Ue, intervenuti anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Il 17 febbraio si è tenuta una riunione informale dei membri del Consiglio europeo in cui si è discusso della posizione comune degli Stati membri, il 19 è stata rilasciata anche la formale dichiarazione da parte dell’Alto rappresentante dell’Ue in cui si esorta la Russia a impegnarsi in un dialogo significativo, nella diplomazia, a mostrare moderazione e a smorzare le tensioni, precisando che qualsiasi ulteriore aggressione militare da parte della Russia contro l'Ucraina avrà conseguenze massicce e gravi costi in risposta, comprese misure restrittive coordinate con i partner.
Diverse le risoluzioni adottate dal Parlamento (lista completa nell’allegato). Tra queste l’esame della relazione 2021 su diritti umani nel mondo in cui il Parlamento, passando in rassegna le diverse sfide planetarie per i diritti umani, esprime estrema preoccupazione per le sfide in materia di diritti umani e democrazia che determinano l'indebolimento della protezione della governance e delle istituzioni democratiche e dei diritti umani universali, nonché il restringimento dello spazio per la società civile, osservato in tutto il mondo e chiede all'Unione di continuare a intensificare la propria cooperazione con gli Stati Uniti e altri partner democratici animati dagli stessi valori per sostenere la libertà e la democrazia in tutto il mondo e per contrastare regimi autoritari e totalitari; chiede l'adozione di nuovi strumenti internazionali e di strumenti per difendere la democrazia.
Collegata alla stessa risoluzione è la raccomandazione su corruzione e diritti umani in cui si chiede di rafforzare l'integrazione di un approccio anticorruzione basato sui diritti umani negli strumenti dell'azione esterna dell'Ue, tra i quali lo strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (Ndici), lo strumento di assistenza preadesione (IPa) e i fondi fiduciari dell’Ue. Nei programmi di azione esterna dell’Ue si chiede sostegno allo sviluppo di capacità anticorruzione.
Una risoluzione specifica ha riguardato le sfide per le zone urbane nell'era post Covid-19 in cui, a fronte di una disamina delle criticità maturate durante la crisi pandemica, il Parlamento invita gli Stati membri a elaborare misure di azione positiva che promuovano l'inclusione delle comunità emarginate, quali le persone con disabilità, gli anziani più isolati, i senzatetto, i migranti e i rifugiati, e le minoranze etniche, come i rom ed offre indicazioni specifiche per città sostenibili e innovative. Richiamando l'agenda urbana per l'Ue, quale nuovo modello di governance multilivello, esprime rammarico del fatto che tale agenda resti un processo volontario ed esorta gli Stati membri e la Commissione a impegnarsi ad attuarne le raccomandazioni. Nel contesto si sottolinea la necessità di una maggiore partecipazione della società civile al processo decisionale e della promozione di approcci dal basso verso l'alto al fine di rispondere alle esigenze locali e regionali.
Sempre sul tema post-pandemia, nella risoluzione su rafforzare il ruolo dei giovani europei: occupazione e ripresa sociale dopo la pandemia, accogliendo l’iniziativa 2022 anno europeo dei giovani, il Parlamento sottolinea la centralità degli aspetti relativi all’occupazione e alla salute mentale dei giovani, ed offre indicazioni per un uso proficuo delle misure e dei fondi già stanziati per i giovani a partire dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Chiede in particolare nuove misure per combattere l'esclusione dei giovani ed evitare una generazione perduta. Chiede che la Commissione elabori una raccomandazione agli Stati membri per assicurare che i tirocini, gli apprendistati e i programmi di inserimento professionale vengano considerati esperienze lavorative e che garantiscano accesso ai benefici sociali. Evidenzia aspetti di criticità legati alla condizione di genere per le giovani donne, e in relazione ad altre situazioni di vulnerabilità, e ancora altri aspetti sociali come la disponibilità di alloggi dignitosi a costi accessibili per i giovani.
Diverse sono le risoluzioni che hanno riguardato il mare e in particolare la pesca con l’adesione alla Convenzione per la conservazione e la gestione delle risorse alieutiche d'alto mare nell'Oceano Pacifico settentrionale e sulla proposta di regolamento europeo che istituisce il programma di documentazione della pesca del tonno rosso.
Nella risoluzione sulla strategia europea per le energie rinnovabili offshore viene evidenziato come essenziale l’utilizzo delle aree offshore per la produzione di energia rinnovabile necessaria a conseguire gl’impegni di Parigi e della legge europea per il clima, e si invita la Commissione a fare delle energie rinnovabili offshore, insieme ad altre tecnologie energetiche pertinenti, una componente centrale del sistema energetico dell'Ue entro il 2050, e gli Stati membri a collaborare in particolare con accordi di cooperazione transfrontaliera e nella ricerca.
Nella risoluzione sull’esame della relazione annuale 2021 della Bce, compiacendosi delle misure assunte per il sostegno all’Euro e di risposta alla crisi economica determinata dal Covid-19, in una sezione della risoluzione dedicata specificamente all’azione per i cambiamenti climatici, il Parlamento comunque ricorda che la Bce, in quanto istituzione dell'Ue, è vincolata dagli impegni assunti dall'Ue nell'accordo di Parigi; sottolinea che, per affrontare l'emergenza climatica e della biodiversità, la Bce deve adottare un approccio integrato che dovrebbe trovare riscontro in tutte le sue politiche, decisioni e operazioni, oltre a rispettare il suo mandato di sostenere le politiche economiche generali dell'Unione, nello specifico, in questo caso, la realizzazione di un'economia climaticamente neutra al più tardi entro il 2050, come indicato nella normativa europea sul clima; ritiene che la Bce debba utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per combattere i rischi legati al clima e ridurli.
In particolare osserva con preoccupazione che alcuni programmi di rifinanziamento e acquisto di attività della Bce hanno indirettamente sostenuto attività ad alta intensità di carbonio.
Commissione europea: sicurezza dei sistemi satellitari
Il 15 febbraio è stato adottato un pacchetto d’iniziative per un sistema di connettività satellitare e un approccio dell'Ue sulla gestione del traffico spaziale.
La Commissione propone un piano ambizioso per un sistema di comunicazione sicuro basato sullo spazio dell’Ue, partendo dalla considerazione che la necessità di una connettività globale resiliente è in crescita con la digitalizzazione dell'economia e della società, e che le crescenti minacce geopolitiche chiedono sempre più alte misure di sicurezza informatica.
Il programma prevede pertanto misure che in sintesi dovranno:
- garantire un accesso ininterrotto a livello mondiale a servizi di comunicazione satellitare sicuri e convenienti per la protezione delle infrastrutture critiche, la sorveglianza, le azioni esterne e la gestione delle crisi;
- permettere la fornitura di servizi commerciali da parte del settore privato che consentano l'accesso a connessioni avanzate, affidabili e veloci a tutti i cittadini e alle imprese in Europa.
Il pacchetto include una proposta di regolamento e una Comunicazione congiunta tra la Commissione e l’Alto rappresentate dell’Unione per gli affari esteri e le politiche di sicurezza per un approccio dell’Ue per la gestione del traffico nello spazio.
di Lugi Di Marco