Radio-Tv Alta Sostenibilità
L’Italia e lo smog: investire nel trasporto pubblico e arrestare il consumo di suolo
La Corte di giustizia Ue condanna l’Italia per le polveri sottili. Quali soluzioni all’inquinamento? Se ne è discusso su Radio Radicale nella rubrica ASviS condotta da Manieri e Po, ospiti Cattaneo, Natale e Tozzi. [VIDEO] 16/11/20
L’Italia ha la qualità dell’aria peggiore del continente. Qualche giorno fa la Corte di giustizia europea ha chiuso il primo ciclo di una procedura d’infrazione, condannando il nostro Paese per aver “sforato in maniera sistematica e continuata i limiti di Pm 10 nel periodo 2008-2017”, e per non aver “adottato, in tempo utile, misure adeguate per garantire il rispetto dei limiti regolati dalle norme Ue sull'inquinamento dell'aria”.
Ma quali sono le soluzioni allo smog, in un periodo dove le attenzioni sono focalizzate soprattutto sull’emergenza sanitaria? Se ne è discusso durante la puntata del 16 novembre della rubrica ASviS Alta Sostenibilità, in onda su Radio Radicale e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po. Ospiti della puntata: Raffaele Cattaneo (assessore all'Ambiente e Clima Regione Lombardia), Flavio Natale (co-referente Gruppo di Lavoro ASviS su Goal 7 e Goal 13), Mario Tozzi (geologo, primo ricercatore Cnr e divulgatore scientifico).
Flavio Natale, co-referente Gruppo di Lavoro ASviS su Goal 7 e Goal 13
#Altasostenibilità @RadioRadicale - Flavio Natale #ASviS: Inquinamento atmosferico e pandemia sono due minacce per la salute. ASviS chiede di investire nel trasporto pubblico e di arrestare il consumo di suolo, meno spazi verdi ci sono nelle città e più si diffonde lo smog.
— ASviS (@ASviSItalia) November 16, 2020
“Inquinamento atmosferico e pandemia sono due minacce per la salute”, ha ricordato Flavio Natale in apertura, “la pianura Padana è la zona più inquinata d’Europa anche per le sue caratteristiche geofisiche che inibiscono il ricircolo dell’aria. Delle dieci città europee che pagano il costo economico più alto per via dello smog, cinque sono italiane. Nel periodo del lockdown abbiamo riscontrato un miglioramento generale della qualità dell’aria, però la mancanza di fiducia nel trasporto pubblico sta portando a una crescita dell’uso dei veicoli privati. Ciò potrebbe incidere in futuro sull’aumento degli inquinanti atmosferici. L’ASviS chiede di investire nel trasporto pubblico e di arrestare il consumo di suolo: meno spazi verdi ci sono nelle città e più si diffonde lo smog”.
Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore Cnr e divulgatore scientifico
#Altasostenibilità @RadioRadicale - @OfficialTozzi @CNRsocial_:Quando si parla della Pianura Padana come luogo più inquinato d’Europa non vedo così tanta gente spaventata, eppure nel nostro Paese abbiamo 81mila morti premature ogni anno per smog. Bisogna ripartire in modo diverso
— ASviS (@ASviSItalia) November 16, 2020
Mario Tozzi, invece, si è detto rammaricato perché “l’uscita dal primo lockdown è stata forse peggiore di quello che ci si poteva aspettare, le città sono tornate a essere inquinate come prima”. Secondo Tozzi, “c’è un peggioramento anche nella gestione delle plastiche, con la diffusione di mascherine non riciclabili, un fenomeno molto prevedibile che andava gestito diversamente. Vedo che non si spaventa nessuno quando si parla della Pianura Padana come il luogo più inquinato d’Europa, eppure nel nostro Paese abbiamo 81mila morti premature all’anno per questioni collegate all’inquinamento atmosferico. Facciamo un grave errore se non cogliamo questa occasione per una ripartenza diversa. La strada obbligata è quella dello sviluppo sostenibile, gli amministratori devono fare in modo di incentivare la riconversione ecologica. L’Europa l’ha capito, ne siamo meno consapevoli invece sul piano nazionale. Non possiamo fare tutto all’ultimo momento e con poco preavviso. Per fare un esempio, se smettessimo completamente di emettere gas serra in questo preciso istante, per riavere la temperatura di oggi ci vorrebbero comunque 45 anni, perché l’atmosfera ha un’inerzia elevata. È già tardi quindi, dobbiamo agire subito”.
Raffaele Cattaneo, assessore all'Ambiente e Clima Regione Lombardia
#Altasostenibilità @RadioRadicale - Raffaele Cattaneo @RegLombardia: Abbiamo fatto uno studio su effetti #lockdown su qualità dell’aria. In quei mesi la riduzione del #Pm10 è stata mediamente del 17%, mentre si è ridotto di più l’ossido di azoto, con una riduzione di circa il 30%
— ASviS (@ASviSItalia) November 16, 2020
Infine, Raffaele Cattaneo ha sottolineato che ancora non c’è una piena evidenza scientifica sul fatto che il Pm 10 abbia fatto da portatore del virus. “Parliamo comunque di un argomento molto serio che mette a repentaglio la salute dei cittadini. Abbiamo fatto uno studio in Lombardia sugli effetti del lockdown sulla qualità dell’aria: la riduzione del Pm 10 è stata mediamente del 17% mentre si è ridotto di più l’ossido di azoto (circa il 30%). Deve essere chiaro che se riduciamo il traffico non riduciamo del tutto il Pm 10, prodotto per la maggior parte dagli edifici e dalle attività di riscaldamento domestico”.
Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.
di Ivan Manzo