Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Radio-Tv Alta Sostenibilità

Alta sostenibilità. Il nostro Afghanistan: contro la violenza di genere, prospettive globali e nazionali

Con i casi afgani e bielorussi assistiamo inermi all’impoverimento della nostra umanità. Se ne è discusso su Radio radicale nella rubrica ASviS condotta da Manieri e Viettone, ospiti Bonino, Ocmin, Ridolfi. [VIDEO]  29/11/21

Lo scorso 25 novembre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata contro la violenza sulle donne. Purtroppo nel nostro Paese ancora non si riesce a intervenire in maniera preventiva sui femminicidi e persistono forti disparità tra uomo e donna in termini, per esempio, di salari percepiti (a parità di lavoro) e di ruoli di spicco ricoperti nelle aziende e nelle istituzioni. A livello internazionale, desta preoccupazione la nuova fase che attraversa l’Afghanistan, dove la situazione per le donne e le attiviste si fa sempre più complicata. Di questi temi si è discusso durante l’ultima puntata di “Alta sostenibilità”, andata in onda su Radio radicale il 29 novembre e condotta da Valeria Manieri ed Elis Viettone. Ospiti: Emma Bonino (senatrice +Europa), Liliana Ocmin (responsabile nazionale Pari opportunità Cisl e coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5 - Parità di genere), Roberto Ridolfi (presidente della rete di Ong Link 2007).

Emma Bonino, senatrice +Europa

“Quando la politica fallisce si invocano gli umanitari”, ha esordito Bonino, “tuttavia non sono loro che possono negoziare con i talebani. Chi è rimasto in Afghanistan ha dimostrato un grande coraggio, non so chi li possa proteggere in questo momento. Come + Europa ci siamo concentrati su due obiettivi: il non riconoscimento del governo talebano e d’altra parte trovare una figura nazionale che ha come scopo quello di fare un rapporto sulla situazione almeno ogni sei mesi. Ma non c’è solo l’Afghanistan, basti pensare all’Etiopia e quello che succede al confine polacco, il mondo è in subbuglio e ci sono zone dove anche le Convenzioni Onu non valgono più. Quello che possiamo fare oggi è non spegnere le luci su queste situazioni”.

Roberto Ridolfi, presidente della rete di Ong Link-2007

“Abbiamo chiesto al ministro Di Maio l’istituzione di un tavolo con la partecipazione delle Ong italiane”, ha aggiunto Ridolfi, “in Afghanistan sono rimaste operative in sei o sette. Il ministero degli Esteri ha impiegato tre mesi per la rimodulazione dei fondi specifici per gli aiuti umanitari in questo Paese. Si tratta di un altro deficit della politica, non ci può essere un tale ritardo nella programmazione. Per quanto riguarda la situazione delle donne, ci sono tanti piccoli Afghanistan nascosti. In molti posti dell’Africa, per esempio, le donne soffrono della povertà sia in termini di dipendenza economica che hanno nei confronti dei loro compagni che di scarsità delle politiche attive sul tema da parte dei governi. La proposta che abbiamo fatto di riconversione del debito che i Paesi poveri hanno nei confronti dei Paesi ricchi serve a permettere ai primi di investire nello sviluppo sostenibile. Che, ricordiamolo, significa anche migliorare la condizione delle donne”.

Liliana Ocmin, coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5, Parità di genere

Infine Ocmin ha illustrato i problemi di genere che abbiamo oggi in Italia: “Nonostante un corpo legislativo avanzato, manca ancora una presa di coscienza nazionale sulla disparità di genere. Se per esempio guardiamo agli ultimi episodi, ci accorgiamo che nel nostro Paese non c’è un supporto adeguato delle vittime una volta che si innesca l’iter giudiziario. Il lavoro di presa di coscienza è poi fondamentale: serve un forte cambiamento sul piano culturale per prevenire episodi di violenze e femminicidi. Su questo abbiamo ancora tanto da lavorare. Dobbiamo poi attenzionare le vittime con discriminazioni multiple, come le donne profughe e disabili, prevedendo interventi specifici: il tema della tratta è per esempio scandaloso. Il Piano nazionale Antitratta è ormai scaduto da tre anni, il senso della responsabilità della politica si misura anche da ciò che accade oltre i nostri confini. Con i casi dell’Afghanistan e della Bielorussia stiamo assistendo inermi e con indifferenza all’impoverimento della nostra umanità. Serve una risposta corale da parte dell’Europa”.

 

di Ivan Manzo

 

 

RIASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA – Alta sostenibilità: Afghanistan di casa nostra: contro la violenza di genere, prospettive globali e nazionali

 

Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.

lunedì 29 novembre 2021

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