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Nasce Social Value Italia, per la valutazione d’impatto sociale delle imprese, terzo settore e Pa
Per la prima volta nel nostro Paese un'associazione rilancia il dibattito sulla misurazione del valore prodotto, non direttamente economico: il valore sociale. In calendario un incontro a Milano, formazione a distanza e la pubblicazione di un’open-call per mappare le esperienze in Italia.
“Promuovere la diffusione di una cultura della valutazione d’impatto sociale nella governance e nel funzionamento di organizzazioni pubbliche e private e di favorirne l’applicazione attraverso strategie, approcci e pratiche coerenti”, così definisce il proprio scopo l'associazione Social Value Italia, che per la prima volta nel nostro Paese pone al centro della propria ragion d'essere il dibattito sulla misurazione del valore prodotto, non direttamente economico: il valore sociale. A livello internazionale, Social Value International, nata dalla fusione nel 2014 dello SROI Network e la Social Impact Analysts Association, svolge la stessa attività.
I tratti distintivi delle iniziative, studi e analisi di Social Value Italia, nata nel dicembre del 2015 e presentata alla Camera dei Deputati il 19 luglio, si possono così sintetizzare:
- la creazione di un luogo di confronto tra scuole ed esperienze diverse;
- la ricerca di una contaminazione di approcci, metodi e stili complementari tra loro, non riconducibili a un unico settore, come ad esempio gli accademici;
- cercare una mediazione tra esigenze, aspettative, bisogni e limiti di cui ciascuno è portatore, senza quindi prediligere il punto di vista di qualcuno degli attori in particolare.
Nella scelta del Comitato Scientifico si è preferito non optare per accademici già affermati ma su un gruppo di giovani ricercatori, che avranno il compito di capire come valutare l’“altra” parte, quella invisibile nella rendicontazione economica. In questo senso, alcuni tentativi sono stati forniti già dai bilanci sociali, quelli di missione, di mandato, di sostenibilità, integrati, ma a oggi anch'essi sembrano non rispondere pienamente a tutte le questioni in gioco.
Accanto alle associazioni no profit e alle vere e proprie imprese, a doversi confrontare con il valore che generano per la società nel suo complesso, è chiamata anche la pubblica amministrazione, che deve misurare la propria capacità di fornire un servizio pubblico in in armonia con i bisogni e le priorità dei cittadini.
Il prossimo incontro in calendario si terrà a ottobre a Milano, al fine di rafforzare e diffondere pratiche di valutazione d’impatto sociale concrete per il settore privato, pubblico e privato sociale e proporre la creazione di linee guida.
In quell'occasione verrà anche presentato il Glossario “Le parole dell’impatto”, per arrivare a una maggiore omogeneità lessicale e concettuale rispetto ai diversi strumenti ed approcci.
Da settembre inoltre riprenderanno le attività di formazione a distanza, coordinati dal Comitato scientifico coerentemente con i sette principi di Social Value, e che nel prossimo appuntamento tratteranno il primo di questi: coinvolgere gli stakeholder. Nelle prossime settimane poi, avverrà la pubblicazione di un’open-call per mappare le pratiche di misurazione dell’impatto finora realizzate in Italia.
di Elis Viettone