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Nella Giornata Mondiale del Rifugiato l’Unhcr lancia la campagna #WithRefugees
Alla fine del 2015, gli sfollati hanno raggiunto quota 65,3 milioni, quasi sei milioni in più rispetto al 2014. Ogni minuto, 24 persone sono state costrette a lasciare la loro casa. E l’Unhcr lancia una campagna mondiale di sensibilizzazione.
Il 20 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato. Un tema, quello delle migrazioni, che è all’ordine del giorno sui giornali, con i numerosi decessi in mare, e nell’agenda politica attuale, tra scontri e opposizioni.
Secondo il Rapporto Global Trends dell’Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr), diffuso in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, nel 2015 circa 24 persone al minuto sono dovute emigrare per cercare rifugio, quattro volte in più rispetto a dieci anni fa, quando si registravano sei persone al minuto.
Alla fine del 2015, il numero di sfollati per guerre, persecuzioni, torture, o stupri di massa, ha raggiunto per la prima volta quota 65,3 milioni, quasi sei milioni in più rispetto ai 59,5 del 2014. È il più alto numero dalla seconda Guerra Mondiale. Un numero così elevato che potrebbe essere paragonato a più dell’intera popolazione del Regno Unito e costituire il ventunesimo paese più popoloso al mondo.
Un dato particolarmente allarmante riguarda i minori. Infatti, il 51% dei rifugiati del mondo nel 2015 è rappresentato da bambini, molti dei quali in viaggio senza genitori. Ci sono state 98.400 richieste d’asilo da parte di minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie.
I paesi da cui proviene la metà dei rifugiati sono la Siria, con 4,9 milioni di rifugiati, l’Afghanistan con 2,7 milioni e la Somalia con 1,1 milione. Tra le principali ragioni dell’elevato tasso di rifugiati se ne possono individuare tre: le crisi che causano grandi flussi di rifugiati durano più a lungo; la frequenza con cui si verificano nuove situazioni drammatiche o si riaccendono crisi già in corso è maggiore (la guerra in Siria, in particolare, rimane la principale causa mondiale di fuga); la tempestività con cui si riescono a trovare soluzioni per i rifugiati è diminuita sempre di più dalla fine della Guerra Fredda.
Per quel che riguarda la politica migratoria dell’Unione Europea, il tema figura per la prima volta fra le priorità esplicite della Commissione europea. Nel Dossier elaborato dal Servizio Studi del Senato vengono presentati lo stato dell’arte in materia e le iniziative sia di breve termine (per fornire una risposta immediata alla situazione di crisi nel Mediterraneo), sia di medio e lungo termine (per giungere a soluzioni strutturali per una migliore gestione della migrazione).
Tra le iniziative dell'Agenda europea sulla migrazione, integrate da ulteriori misure nel settembre 2015 e nel maggio 2016, figurano: misure provvisorie di ricollocazione per l'Italia e la Grecia; un programma di reinsediamento europeo; un piano d'azione dell'Ue contro il traffico di migranti (2015-2020); un piano d'azione dell'Ue sul rimpatrio; misure di sostegno dei rifugiati; la riforma del sistema comune europeo di asilo. A queste si aggiunge il Migration Compact, presentato dal governo italiano e accolto con favore dall’Ue, per il controllo dei flussi di migrazione nel Mediterraneo.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2016, l’Unhcr ha lanciato la campagna globale di sensibilizzazione #WithRefugees (1 giugno – 19 settembre 2016) con l’intento di contrastare l’intolleranza e la disinformazione, incoraggiando invece la solidarietà verso i rifugiati. Con la campagna è stata lanciata anche una petizione, che verrà presentata al Quartier Generale Onu il 19 settembre, per chiedere ai governi di lavorare insieme per gli sfollati, affinché ogni bambino rifugiato abbia un’educazione, ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere e ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità.
Per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2016 sono state organizzate molte iniziative. Alcune già svolte, come la “Passeggiata Migrantour”, per condividere storie e prospettive future dei richiedenti asilo ospitati da Oxfam Italia, o l’evento di Save the Children “Comunità aperte e solidali per un futuro condiviso”, con programmi e attività per i migranti. Altre ancora in programma: ad esempio, il Bien Manger di Oxfam, cena in stile street food con piatti cucinati dai richiedenti asilo; le numerose iniziative dell’Arci, come la Settimana della Pace in Basilicata, con documentari, mostre, approfondimenti e incontri per conoscere la realtà dei rifugiati e le loro storie; i numerosi appuntamenti organizzati dalla rete Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), coordinata e monitorata dall’Anci, tra cui conferenze, tavole rotonde, iniziative culturali, spettacoli, incontri sportivi e mostre per porre l'attenzione sul tema dell'asilo e delle buone pratiche realizzate a livello locale.
Per scaricare l’intero Rapporto Global Trends clicca qui
La petizione, le storie dei rifugiati e le testimonianze di solidarietà sono disponibili sul sito della campagna
di Flavia Belladonna