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Vaccini, al via la settimana mondiale dell’immunizzazione, 26 aprile 2016
Nell'ultimo anno sono stati raggiunti importanti traguardi per i vaccini a livello globale, ma si potrebbero evitare 1,5 milioni di decessi l’anno se la copertura vaccinale mondiale migliorasse. In Italia, vaccinazioni in calo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rilancia anche quest’anno la campagna per l’accesso universale ai vaccini durante la settimana mondiale dell’immunizzazione, dal 24 al 30 aprile. L’obiettivo è, come sempre, quello di accrescere la consapevolezza dell’importanza dei vaccini per aumentarne la diffusione. Lo slogan di quest’anno è “Close the immunization gap” (colma il divario di immunizzazione) per promuovere l’accesso ai vaccini in tutto il mondo.
Nell’ultimo anno si sono registrati importanti sviluppi a livello globale, in particolare per i vaccini contro la poliomielite, la rosolia e il tetano materno e neonatale. Dal 2010, sono 86 i paesi a basso e medio reddito che hanno introdotto 128 vaccini nuovi o sottoutilizzati. Sono stati sviluppati nuovi vaccini contro l’ebola, la malaria e la dengue (febbre tropicale). In Africa non si è registrato nemmeno un caso di epidemia di poliomielite dall’agosto 2014, l’India è riuscita a eliminare il tetano materno e neonatale e l’America è diventata la prima regione a eliminare rosolia e rosolia congenita.
Nel complesso, la vaccinazione consente di evitare ogni anno dai 2 ai 3 milioni di morti, ma si potrebbero evitare altri 1,5 milioni di decessi. Nel 2014, 115 milioni di bambini hanno avuto accesso al vaccino difterite-pertosse-tetano, ma a oggi quasi un bambino su cinque (18,7 milioni) ancora non riceve immunizzazioni basilari di questo tipo.
Ulteriori traguardi possono essere compiuti a livello globale, così come nel nostro stesso paese. Infatti, in Europa sono stati raggiunti molti progressi contro il morbillo e la rosolia, ma l’Italia è tra i pochi paesi che ancora non è riuscita a eliminare le due malattie. A fronte dei 32 paesi (tra cui Spagna e Gran Bretagna) che hanno eliminato una o entrambe le malattie, l’Italia si posiziona tra gli ultimi in classifica, con un calo generale delle vaccinazioni (in particolare di morbillo, rosolia, parotite e Hpv). Per affrontare il problema sono partite diverse campagne di sensibilizzazione (come “i bambini disegnano i vaccini”) e TeamVax Italia ha pubblicato una “Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni” per diffondere l’importanza della pratica vaccinale.
Per il progresso a livello mondiale l’OMS ha approvato il Global Vaccine Action Plan (piano d’azione globale per i vaccini) per la prevenzione di milioni di decessi entro il 2020 attraverso l’accesso universale ai vaccini, come indicato anche dal target 3.8 degli SDGs.
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A cura di Flavia Belladonna
26 aprile 2016