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Come comunicare in modo efficace lo sviluppo sostenibile e gli SDGs
Per creare campagne efficaci sulla sostenibilità bisogna identificare i destinatari, essere positivi, raccontare buone storie e, integrare gli SDGs nella vita quotidiana, dice l’European sustainable development network. 20/3/2019
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable development goals, SDGs) devono interessare non solo le classi politiche e gli esperti, ma anche la società civile, e ciò che serve per avvicinare i cittadini alla sostenibilità è una comunicazione efficace e rivolta a tutti. È quanto afferma il dossier trimestrale “Communicating Sustainable Development and the SDGs in Europe: Good practice examples from policy, academia, NGOs, and media” diffuso a gennaio 2019 dall’European Sustainable Development Network (Esdn), che riporta le riflessioni emerse durante il seminario Communication for Sustainable Development and the SDGs organizzato a Berlino lo scorso novembre.
Lo scopo principale dell’incontro, che ha riunito policy maker, esponenti del mondo accademico, giornalisti ed esperti in comunicazione provenienti da 17 Paesi, è stato riflettere sul ruolo della comunicazione per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e identificare valide strategie di comunicazione.
Il dossier, a sostegno delle cinque raccomandazioni proposte per una comunicazione efficace, riporta diversi esempi di buone pratiche messe in atto in Europa dai governi e da diversi gruppi di stakeholder, emerse durante il workshop. Il primo esempio arriva dalla Finlandia: un case study vincente rispetto all’identificazione del pubblico di riferimento, che, secondo l’Esdn, è il primo passo per creare una campagna di comunicazione che vada a buon fine. Il governo finlandese ha sviluppato il Sustainable Lifestyles Commitment Service, un sistema di monitoraggio a misura di cittadino, che permette di quantificare le emissioni di CO2 pro capite e, mentre combatte il cambiamento climatico, aiuta i cittadini a risparmiare denaro, tramite il taglio dei consumi energetici.
La seconda raccomandazione arriva dalla rete giornalistica tedesca Netzwerk Weitblick, che consiglia di costruire le campagne sullo sviluppo sostenibile intorno a emozioni positive e costruttive, evitando i toni di paura e senso di colpa, che non incentivano le persone a cambiare le proprie abitudini. La campagna Good News from the Future promossa dal governo islandese, in cui gli spettatori sono trasportati in un 2030 pienamente sostenibile, dimostra, infatti, che uno storytelling costruttivo e ottimista è un traino necessario al cambiamento e all’impegno sociale. La terza raccomandazione è scegliere buone storie da diffondere, come dimostra il progetto francese Energy Observer, che porta il pubblico in barca a vela attraverso gli oceani del mondo, raccontando storie che hanno a che fare con gli SDGs, tramite diari di bordo, video motivazionali e documentari brevi, in una comunicazione diversificata e ben costruita a livello narrativo in grado di portare “a bordo” del progetto gli spettatori.
Ma oltre alle suggestioni positive e costruttive, una buona campagna sullo sviluppo sostenibile ha bisogno di ridurre la distanza tra il pubblico e gli Obiettivi dell’Agenda 2030, contestualizzando gli SDGs nella vita quotidiana dei cittadini.
Sui giornali - spiega la rete europea – la sostenibilità fatica molto ad attirare l’attenzione dei lettori rispetto ad altri argomenti, vista la complessità dei temi trattati. La rivista tedesca ProjeKt 17 - riporta il dossier - ha trovato la chiave per avvicinare il pubblico di lettori allo sviluppo sostenibile e mostrare che il cambiamento climatico è già in atto, fornendo informazioni e racconti positivi sulla sostenibilità, insieme a buone narrazioni di vita quotidiana che stimolano reazioni emotive legate agli SDGs, con il risultato di motivare i lettori a svolgere piccoli e preziosi atti quotidiani a favore della sostenibilità. L’ultima raccomandazione rivolta ai policy maker, infine, è il giusto allocamento delle risorse per sostenere le campagne di sensibilizzazione, tra cui i corsi di formazione sullo sviluppo sostenibile per i dipendenti pubblici e lo stanziamento di fondi per le strategie di comunicazione.
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di Viola Brancatella