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Unep: la crescita della finanza verde richiede cittadini più consapevoli
L’agenzia delle Nazioni unite pubblica il suo quarto rapporto sulla finanza sostenibile, su mandato del G20. L’attenzione delle imprese è in aumento, ma i capitali in gioco sono ancora limitati. 19/3/2019
Il mondo della finanza sta andando verso modelli di sviluppo che guardano alla sostenibilità. È la fotografia del documento “Sustainable finance progress report” a cura del Programma delle Nazioni unite per l’ambiente (Unep), presentato questo mese.
L'inchiesta è stata avviata per promuovere politiche in grado di migliorare l'efficacia del sistema finanziario nella mobilitazione di capitali verso un'economia verde, inclusiva e sostenibile, incoraggiando la diffusione di prodotti e servizi finanziari, processi istituzionali e di mercato che contribuiscono direttamente e indirettamente alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030.
Il primo rapporto unep su questo tema, intitolato “The financial system we need”, è dell'ottobre 2015; è seguita una seconda versione, lanciata nell'ottobre del 2016. Il report 2019 si basa su un lavoro di quattro anni condotto in oltre 20 paesi, realizzato grazie alla partnership di 70 organizzazioni che hanno prodotto più di 120 relazioni su dimensioni-chiave della finanza verde e sostenibile. In particolare, il G20, l'organismo informale creato nel 1999 che raggruppa i diciannove paesi più industrializzati del mondo (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Corea del Sud, Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti) più la Commissione europea, ha svolto un ruolo centrale per la raccolta dei dati su cui si basa il documento.
L'organismo preposto dal G20 per questo studio è stato, inizialmente, il Gruppo di studio sulla finanza verde, un comitato nato sotto la presidenza cinese del 2016. Successivamente, durante la presidenza argentina del 2018, il mandato è stato allargato fino a includere l'analisi degli effetti sociali ed economici della finanza. Contemporaneamente il nome della commissione è stato cambiato in Gruppo di studio sulle finanze sostenibili.
Anche altri forum internazionali stanno riservando, negli anni, sempre più attenzione ai temi della sostenibilità della finanza, un segnale che si traduce nella costante crescita del dibattito intorno a questo argomento. Considerazioni relative alla sostenibilità e, più recentemente, agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, sono sempre più spesso presi in considerazione nelle decisioni di investimento e nelle politiche delle istituzioni finanziarie (fondi pensione, banche e assicurazioni). Negli Stati Uniti, per esempio, c'è stata una impennata del 44% nell’uso dei termini legati alla sostenibilità nelle conference call per la comunicazione dei dati trimestrali delle aziende quotate nell'indice Standard & Poor’s 500, il più importante indice azionario del nord America.
Nonostante questi segnali incoraggianti, l'utilizzo di capitale privato per la finanza sostenibile è ancora relativamente limitato. Per raggiungere gli SDGs sarà necessario un significativo aumento degli investimenti, fino a raggiungere settemila miliardi di dollari all'anno.
Il report fornisce anche indicazioni di politiche generali da seguire per promuovere la crescita della finanza sostenibile. In particolare i governi devono incoraggiare e facilitare la condivisione delle conoscenze sul rischio ambientale e finanziario tra i cittadini, promuovendo la diffusione di strumenti obbligazionari verdi sia sui mercati locali che su quelli internazionali.
di William Valentini