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SDG Index e Dashboards Report: l’Italia avanza ma resta indietro
Il Paese, al 29esimo posto sulle 157 nazioni del mondo analizzate dal Rapporto Bertelsmann, conferma molte lacune: nessun semaforo verde, rosso per infrastrutture, consumi, clima e mari.
Il “SDG Index and Dashboards Report”, realizzato dalla Fondazione Bertelsmann e dal Sustainable Development Solutions Network (Sdsn), è lo studio globale di maggiore rilievo sullo stato di avanzamento di ciascun Paese rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Come già citato in un precedente articolo, la relazione di quest'anno include diversi miglioramenti e aggiunte rispetto alle versioni precedenti, con l’introduzione di dati di tendenza e nuovi indicatori. A causa però di cambiamenti negli indicatori stessi e di alcuni perfezionamenti nella metodologia, le classifiche e i punteggi dell'indice Sdg non possono essere confrontati con le edizioni 2016 e 2017 del rapporto. “In particolare, i cambiamenti nei punteggi e nelle classifiche non possono essere interpretati come progressi rispetto all'anno scorso”, precisa il documento.
Ciò nonostante, il focus sull’Italia delinea una situazione abbastanza chiara. L’Italia si trova al 29esimo posto (l’anno scorso era al 30esimo, ma come abbiamo detto i criteri non sono completamente confrontabili) su 157 Paesi con 74.2 punti, dopo le tre ammiraglie dello sviluppo sostenibile, Svezia (85,5), Danimarca (84,6), e Finlandia (83,0), ma anche dopo Paesi come Slovenia (80,0), Repubblica Ceca (78,7), Estonia (78,3), Bielorussia (76,0), Lettonia (74,7) e Moldavia (74,5).
I goal in cui l’Italia ha registrato punteggi meno soddisfacenti sono stati: il 14 (vita sott’acqua, con 43,3 punti), il 12 (consumo e produzioni responsabili, 56,5) e il 9 (imprese, innovazione e infrastrutture, 61,7). Molto bene sono andati invece il goal 3 (salute e benessere, 92,4), il goal 4 (istruzione di qualità, 90,8) e il goal 7 (energia pulita e accessibile, 87,7). Dati i criteri di calcolo, il rapporto considera molto buono anche il risultato ottenuto dall’Italia nella lotta alla povertà, goal 1, con 98,5 punti, che però è inferiore a quello di molti Paesi industrializzati e anche ad alcuni Paesi in via di sviluppo.
Nel dashboard presentato dal rapporto, che utilizza metodi di calcolo differenti dall’SDG Index, i risultati sono anch’essi poco incoraggianti. Il dashboard è basato su quattro colori differenti: verde (punti di forza), giallo o arancione (goal che richiedono rispettivamente abbastanza o molto lavoro), e rosso, che simboleggia gli elementi critici della nazione. Come possiamo notare, nel dashboard relativo all’Italia non compare alcun segno verde, sei goal sono evidenziati in giallo, sette in arancione e quattro obiettivi sono in rosso: goal 9, goal 12, goal 13 (lotta contro il cambiamento climatico) e 14.
Per avere una visione più completa dell’avanzamento verso gli SDGs, qui di seguito riportiamo il dashboard per tutti i 36 Paesi Ocse. Anche per i Paesi dell’Organizzazione i goal maggiormente critici riguardano i goal 12, 13, 14 e 17, delineando una scarsa attenzione alle tematiche ambientali, di sviluppo e di pace e giustizia tra popoli.
di Flavio Natale