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Ufficio Valutazione Impatto al Senato per orientare scelte politiche
Il nuovo Ufficio istituito a Palazzo Madama, con a capo il presidente Piero Grasso, ha l'obiettivo di promuovere, migliorare e stabilire la "cultura della valutazione" dentro il perimetro istituzionale.
Informare il legislatore, renderlo edotto delle conseguenze delle proprie scelte sul piano pratico. L'Ufficio di Valutazione degli Impatti costituito al Senato di recente ha precisamente lo scopo di mettere a disposizione del legislatore la conoscenza e la trasparenza di informazioni cruciali per il processo decisionale.
Da azioni di contrasto alle contraffazioni del Made in Italy a iniziative contro il sovraffolamento carcerario, il nuovo Ufficio con a capo il presidente del Senato Piero Grasso ha l'obiettivo di promuovere, migliorare e stabilire la "cultura della valutazione" dentro il perimetro istituzionale, come si legge sul sito di Palazzo Madama.
Le analisi elaborate da un Gruppo di lavoro composto da personale del Senato competente si fondano su processi a partire dalle evidenze prodotte sul territorio e isolate al fine di individuare e quantificare i rischi, i costi-benefici, i costi-efficacia delle politiche pubbliche.
Se alcuni Paesi iscrivono le norme che disciplinano la valutazione degli impatti nella Costituzione, come la Francia e il Marocco, in Italia gli istituti considerati più vicini alla logica dell'analisi di impatto sono l'AIR (analisi dell'impatto della regolamentazione) e la VIR (verifica dell'impatto della regolamentazione), attualmente disciplinate dall'articolo 14 della legge n. 246 del 2005 e dal D.P.C.M. n. 170 del 2008; senza tralsciare l'ATN (analisi tecnico normativa), utile per una riflessione sulle bozze legislativa e, in ultimo, la verifica dell'azione amministrativa, in base a performance e rendimento del personale (Legge n. 124 del 2015).
“La lingua italiana è una lingua stupenda, con un piccolo difetto: usa lo stesso termine per due concetti molto diversi e molto importanti, quali quelli di 'politica' e 'politica'”, spiega Alberto Martini, docente di economia all'università del Piemonte Orientale, vincitore dell'edizione 2017 del prestigioso Peter Rossi Award for Contributions to the Theory or Practice of Program Evaluation assegnato dalla Maryland University, “La lingua inglese è molto meno armoniosa ma ha un grande pregio: usa termini diversi per indicare due fenomeni distinti, quali sono policy e politics. Quindi la politica come politics è focalizzata sul potere, mentre la politica come policy è focalizzata sui problemi”.
Ecco perché l'analisi e la valutazione delle politiche pubbliche possono avere riscontri positivi su corretto impiego delle risorse pubbliche (Stati Uniti), la semplificazione amministrativa (Germania), la riduzione della spesa statale (in Italia, a supporto dei piani di spending review).
A livello europeo può essere definita "valutazione" anche se in maniera generica, la tendenza della governance economica Ue, che tra Six Pack, Fiscal Compact, Two Pack si concentra sulla verifica, da parte delle Autorità europee e nazionali, della coerenza delle scelte di bilancio degli Stati membri in merito ai Trattati.
di Elis Viettone