Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

“Non mi arrendo, ci sono per la mia comunità”: aperto bando del Servizio civile

Al via le candidature: 213 progetti, 4.629 posti per giovani tra i 18 e i 28 anni. Nel nuovo Piano Triennale 2023-2025 del ministero per le Politiche giovanili per la programmazione del Scu viene citata anche l'ASviS. 29/8/23

È un impegno per gli altri. È cittadinanza attiva. È un primo piccolo passo per non dipendere economicamente dalla propria famiglia e avvicinarsi al mondo del lavoro. Con il Servizio civile universale (Scu) riparte la possibilità di maturare un'esperienza di solidarietà ma anche di crescita personale e professionale per 4.629 ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni. Gli ambiti dei 213 progetti sono numerosi, dalla protezione civile alla riqualificazione urbana, dall'agricoltura alla promozione della pace tra i popoli e dei diritti umani, alla cooperazione allo sviluppo. Le domande dovranno essere presentate entro il 28 settembre, per un impegno di un anno, a partire dal 28 dicembre 2023, con 25 ore settimanali o un monte ore di 1.145 nei 12 mesi, prevedendo anche un minimo di 80 ore di formazione e una retribuzione di 507,30 euro mensili.

Per la natura stessa del servizio civile, finalizzato alla “difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica, con azioni per le comunità e per il territorio”, nel bando sono numerosi i richiami allo sviluppo sostenibile e all'Agenda 2030 firmata in seno alle Nazioni Unite, coerentemente con il nuovo Piano Triennale 2023-2025 del Servizio Civile Universale del Ministero per le Politiche giovanili, pubblicato nel gennaio 2023.

L'indirizzo strategico del Piano evidenzia infatti da una parte la vulnerabilità economica e sociale di ragazzi e ragazze nel nostro Paese, con la percentuale più alta di Neet (Not in employment, education or training) in Europa, dall’altra pone l’accento sulla necessità di accelerare l’attuazione dell’Agenda Onu sulla quale grava un pesante ritardo rispetto alle scadenze per il 2030. Per questo i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, con il loro orizzonte di benessere, inclusione sociale e partecipazione, sono considerati un costante quadro di riferimento per la riduzione del divario territoriale e generazionale e già nel Piano triennale 2020-2022 erano stati individuati, come macro-aree dei progetti, 11 obiettivi tra i 17, mentre in quello 2023-2025 sono 12.

Nello scorso triennio gli enti accreditati hanno elaborato in prevalenza progetti relativi al Goal 4, (Educazione di qualità) e al Goal 3 (Salute e benessere) conformemente all'ambito d'azione più gettonato dagli enti, ovvero “Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese”, nel quale affluiscono circa il 38% dei programmi offerti dagli enti. Nonostante l'emergenza climatica, tra i meno scelti ci sono stati gli Obiettivi 13 e 2 (rispettivamente Lotta contro il cambiamento climatico e Sconfiggere la fame).

Il Piano 2023-2025, che tra le sue fonti cita numerose volte il Position Paper del Gruppo di Lavoro sul Goal 16, dedicato a Servizio civile universale, pace e cittadinanza, nonché il Rapporto annuale ASviS 2022, definisce anche la governance del Servizio civile universale, che vede il coinvolgimento a più livelli di operatori volontari, Stato, Regioni, Province Autonome ed Enti promotori, a beneficio dell’intera comunità.

SCOPRI IL POSITION PAPER ASVIS

Un'attenzione particolare è riservata allo scambio tra giovani che svolgono il servizio civile in altri Paesi dell’Ue, per la promozione di una vera cittadinanza europea, nel solco del discorso sullo stato dell’Unione 2021 pronunciato dalla presidente von der Leyen, in cui la Commissione intitolava il 2022 come l’Anno europeo dei Giovani, dopo il lancio nel 2020 del programma Next Generation Eu. Tra le diverse iniziative, si segnala il Trattato di cooperazione bilaterale rafforzata con la Francia, firmato il 26 novembre 2021, che include una specifica attività di collaborazione sul servizio civile.

Il Piano sottolinea inoltre che, come ribadito anche dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, la partecipazione è un valore imprescindibile e per questo, dal 2021, con una serie di consultazioni pubbliche tramite il Portale Giovani 2030, 15mila giovani tra 14 e i 35 anni hanno potuto esprimere la propria opinione circa le priorità del Pnrr, che alla Missione 5 prevede, nella Componente 1 “Politiche per il lavoro”, la Misura 2.1 “Servizio civile universale”. Per il 75% degli intervistati è auspicabile un maggiore collegamento fra il servizio civile universale e l’accesso al mondo del lavoro.

Stretta anche la connessione con il mondo accademico, con la collaborazione a partire dal 2022 della Conferenza dei rettori delle università italiane nell’ottica di agevolare il percorso della certificazione delle competenze acquisite e dare concretezza anche all’impegno assunto nel quadro del Pnrr, al fine di promuovere un approccio orientato al lifelong learning (apprendimento permanente).

Nel triennio 2023-2025 sarà inoltre istituito il “Centro nazionale del Servizio civile universale” per sostenere le finalità, gli obiettivi e il potenziamento del Servizio e sono previsti percorsi di collaborazione con il Forum nazionale per lo sviluppo sostenibile.

Scarica il Piano

 

di Elis Viettone

 

Fonte copertina: dolgachov, 123rf.com

martedì 29 agosto 2023

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