Notizie dal mondo ASviS
L’impegno dell’ASviS nell’educazione allo sviluppo sostenibile
di Martina Alemanno e Giulio Lo Iacono, Segretariato ASviS
I concorsi, i contest, il corso e-learning sull'Agenda 2030, i Master universitari e la prima Summer School sullo sviluppo sostenibile: ecco le principali iniziative dell'Alleanza per promuovere la conoscenza dell’Agenda 2030 nella società italiana, con particolare attenzione alle giovani generazioni.
Anche quest’anno, l’Alleanza ha proseguito il suo impegno nelle attività di educazione allo sviluppo sostenibile, fattore sempre più cruciale per l’attuazione dell’Agenda 2030. Come ricordato nel documento “Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale”, alla cui stesura ha partecipato anche l’ASviS, l’educazione alla cittadinanza globale trova nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, e in particolare nell’UNESCO, la sua principale cornice di riferimento. Già nel 1948, la Dichiarazione universale dei diritti umani ONU affermava che “l’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace”. Lo stesso principio è stato ripreso più volte negli anni dall’UNESCO, fino ad arrivare all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nella quale, al Target 4.7, viene esplicitato: “Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta a uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e nonviolenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”.
Nel corso del 2018 numerose iniziative sono state realizzate per promuovere la conoscenza dell’Agenda 2030 nella società italiana, con particolare attenzione alle giovani generazioni:
- è giunto alla seconda edizione il concorso MIUR-ASviS “Facciamo 17 Goal. Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, che ha coinvolto più di 200 scuole italiane di ogni ordine e grado con l’obiettivo di favorire la conoscenza, la diffusione e l’assunzione degli stili di vita previsti nell’Agenda 2030;
- è stata realizzata l’edizione 2018 del concorso “Youth in Action for Sustainable Development Goals”, che raccoglie e premia le migliori idee di giovani studenti in grado di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il concorso, promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione ENI Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in collaborazione con l’ASviS e con il supporto di AIESEC, RUS e SDSN Youth, mette a disposizione di tutti i partecipanti la possibilità di formarsi sugli SDGs attraverso la piattaforma di digital learning di ideaTre60, per i finalisti una giornata di workshop per migliorare la propria idea da presentare alla giuria finale e per i vincitori l’opportunità di svolgere stage in grandi realtà del mondo profit e non profit;
- è stato lanciato il Contest “Lavazza and Youth for SDGs”, una gara rivolta agli studenti universitari provenienti da diversi atenei in tutta Italia e appartenenti a diversi corsi di laurea, tra cui: medicina, ingegneria, giurisprudenza, scienze sociali e altri. I progetti, redatti in lingua inglese e relativi a diversi Paesi del mondo, devono descrivere l’impatto sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile e analizzarne le diverse interconnessioni. Anche in vista delle elezioni politiche, l’ASviS ha condotto il programma radiofonico settimanale “AltaSostenibilità” su Radio radicale, che ripartirà a metà ottobre. Dopo la positiva esperienza maturata durante il Festival, è proseguito il lavoro del canale video on line dell’ASviS per valorizzare le attività dell’Alleanza e dei suoi aderenti.
Prosegue inoltre la diffusione del corso e-learning “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” realizzato dall’ASviS, che intende spiegare, con un linguaggio semplice e accessibile, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, approvati nel settembre 2015 dalle Nazioni Unite, che dovranno essere realizzati a livello globale entro il 2030. Contenuti didattici multimediali, esercizi interattivi e riferimenti all’attualità arricchiscono il percorso formativo per mostrare la rilevanza dell’Agenda 2030 nel contesto internazionale e nazionale, nonché nella quotidianità di ciascuno. Durante l’anno scolastico 2017/2018 il corso è stato reso disponibile sulla piattaforma Indire per tutti i 33.000 docenti neoassunti. Di questi, risulta dai dati preliminari Indire – soggetti a conferma –, che circa 10.000 docenti italiani abbiano dichiarato di aver svolto in classe con i loro allievi attività didattiche in relazione ai contenuti del laboratorio sull’Educazione allo sviluppo sostenibile seguito presso le scuole.
Tra le attività dell’ASviS di particolare rilievo per la diffusione la conoscenza dell’Agenda 2030, va segnalata anche la seconda edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, nato dal desiderio di sensibilizzare e coinvolgere fasce sempre più ampie di popolazione sui temi dell’Agenda 2030. Anche quest’anno il Festival si è svolto dal 22 maggio al 7 giugno (anche se, a causa della complessa situazione politica, l'evento conclusivo del Festival si è tenuto alla Camera dei Deputati il 13 giugno) e ha visto l’organizzazione di 702 eventi, più del triplo di quelli dell’anno scorso. Oltre ai tre eventi principali organizzati dal Segretariato dell’ASviS, insieme agli aderenti all’Alleanza sono stati organizzati 20 eventi di rilevanza nazionale che hanno approfondito i diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile. Oltre 300 di questi eventi sono stati organizzati dalle Università, che hanno coinvolto migliaia di studenti, senza distinzione di facoltà e/o materie di studio attinenti. Particolarmente attive sono state l’Università di Parma e l’Università di Roma LUISS Guido Carli, che hanno organizzato rispettivamente 53 e 41 eventi.
A livello europeo, l'ASviS partecipa come partner al progetto europeo “Schools for the UN Sustainable Development Goals implementation” (Sudego), all’interno del programma Erasmus+. Il progetto è stato impostato rispondendo, in particolare, alla seconda priorità dell’ambito scuola (promuovere l'acquisizione di abilità e competenze) e alla prima priorità orizzontale (favorire il raggiungimento di capacità e competenze pertinenti e di alta qualità e supportare gli individui ad acquisire e sviluppare competenze chiave) del programma Erasmus+. I Paesi coinvolti sono, oltre all’Italia, Spagna, Finlandia, Regno Unito e Bulgaria e il progetto si rivolge principalmente ai docenti delle scuole superiori di primo e secondo grado, con beneficiari finali gli studenti e le studentesse degli stessi cicli, ma mira a coinvolgere anche stakeholder imprenditoriali e della pubblica amministrazione e decision makerdel mondo della scuola. Il progetto si concluderà a novembre 2019. A livello nazionale, l’ASviS ha partecipato al progetto “Agente 0011 - licenza di salvare il Pianeta”, uno spazio digitale interattivo nel quale docenti e studenti di tutta Italia si scambiano idee, opinioni e buone pratiche contribuendo attivamente all’elaborazione di una cultura della sostenibilità autentica e originale. Attraverso il portale gli studenti si attivano sul territorio per città più sostenibili e inclusive (SDG11) e per un’Italia più responsabile verso l’Agenda 2030. Oltre ad ASviS, il consorzio creato per il progetto, co-finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), comprende importanti realtà del mondo associativo, formativo e privato: ActionAid, AMREF, Cesvi, CittadinanzAttiva, La Fabbrica, VIS, nonché - nell’ambito delle progettazioni territoriali – l’Università di Roma “La Sapienza”, l’Università degli Studi di Torino, l’Università Cattolica di Milano, l’Università Orientale di Napoli e Tam Tam d’Afrique.
Nel 2018 è stato avviato il Master MARIS in “Rendicontazione, innovazione e sostenibilità” della facoltà di Economia dell’Università degli studi di Roma di Tor Vergata, di cui l’ASviS è partner. Il Master fornisce una formazione post-laurea di eccellenza sui temi della responsabilità e della rendicontazione sociale, della creazione di valore condiviso e dello sviluppo sostenibile, in ottica trasversale (privato, for profit e non profit, e PA) e interdisciplinare (economia, biologia, ingegneria, giurisprudenza, ecc.), secondo un approccio triple bottom line, in linea con l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’ASviS ha anche collaborato alla definizione del Master LUMSA sul Management per gli SDGs e contribuisce allo svolgimento del Master dell’Università di Bologna in Giornalismo con specializzazione in sviluppo sostenibile e del Master dell’Università di Venezia Ca’ Foscari in Global economics and social affairs, nonché ai corsi presso la Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA). In particolare, a novembre la SNA avvierà il corso di diploma in “Sustainability manager”, destinato alle amministrazioni centrali per permettere loro di avere una piena consapevolezza del proprio ruolo nell’attuazione dell’Agenda 2030.
Inoltre, dal 10 al 21 settembre si è tenuta a Siena la prima Summer School sullo sviluppo sostenibile organizzata dall’ASviS in collaborazione con Fondazione Enel, Leonardo, RUS, Sustainable Development Solutions Network Italia, Sustainable Development Solutions Network Mediterraneo e Università di Siena Santa Chiara Lab. Alla Scuola sono stati ammessi 30 partecipanti, tra studenti di dottorato, ricercatori, amministratori, manager, dirigenti pubblici. Si tratta di un’opportunità unica in Italia di alta formazione sui temi della sostenibilità, settore sul quale anche le aziende puntano sempre di più per realizzare nuovi modelli di business, strategie aziendali innovative, nuove modalità di finanziamento. La Summer School mette in evidenza la logica sistemica dello sviluppo sostenibile, affrontando i temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale attraverso un’impostazione interdisciplinare e ponendo particolare attenzione alla comprensione delle sfide e dei problemi che emergono in assenza di sostenibilità, alla promozione di soluzioni concrete e agli indispensabili meccanismi di monitoraggio. La Scuola si articola in lezioni teoriche, seminari e lavori di gruppo, con la partecipazione di accademici e di esperti di istituzioni, imprese e organizzazioni internazionali. Dopo una settimana comune per tutti gli studenti, la seconda settimana è dedicata a insegnamenti e casi di studio orientati a tre temi: politiche settoriali, scienze e innovazione, sviluppo del settore privato, gestione sostenibile delle imprese. Al termine del percorso formativo formale, verrà creato un network di Alumni che, oltre a condividere le necessarie rigorose conoscenze alla base dello sviluppo sostenibile, costituisca il nucleo di una rete a sostegno dell’implementazione dell’Agenda 2030 che operi nel tempo, anche avvalendosi di metodologie didattiche e di relazione basate sui social media e altri strumenti digitali. I contributi degli studenti, insieme a quelli di alcuni Rettori, andranno ad alimentare il progetto della Fondazione Enel per la pubblicazione di un e-book sul tema dello sviluppo sostenibile e la relativa piattaforma online, realizzata con l’Istituto Treccani.
Per fare conoscere meglio e a tutti l’importanza dell’Agenda 2030, l’ASviS ha anche diffuso sui suoi canali la serie di videoregistrazioni del corso seminariale sullo sviluppo sostenibile svoltosi, tra settembre e novembre 2017, presso la LUISS. Sempre in ambito accademico, è stata avviata la collaborazione tra l’ASviS e la Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), creata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), che riunisce 59 università italiane ed è entrata a far parte dell’ASviS nell’ottobre del 2017. Infine, l’ASviS fa parte del comitato scientifico del corso di alta formazione di ALTIS-Università Cattolica "Professione CSR e sostenibilità: sviluppare politiche di sostenibilità per la creazione di valore condiviso”, alla sua 15° edizione.