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Policy brief ASviS: politiche globali per vincere le sfide del nostro tempo
Per un futuro sostenibile indispensabile compiere le soluzioni sistemiche di “Earth for All”. L’ASviS invita a discutere la traduzione in atti politici dei contenuti più innovativi del Rapporto al Club di Roma per fare il “salto da gigante”. 17/5/23
Con l’evento del 17 maggio all’acquario di Milano “Il Salto da Gigante - Nuove politiche globali per vincere le sfide del nostro tempo”, nel calendario del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, l’ASviS ha pubblicato un Policy brief per presentare una sintesi dei contenuti di “Earth for All”, l’ultimo rapporto per il Club di Roma pubblicato a settembre 2022 e presentato al Cnel il 28 novembre, con lo scopo di valorizzarne i contenuti più innovativi. Il nuovo Rapporto si collega nella sostanza alla pubblicazione del primo rapporto al Club di Roma “The Limits to Growth” (“I limiti alla crescita”) pubblicato nel 1972, base storica del dibattito scientifico che ha portato alla definizione del concetto di sviluppo sostenibile e delle relative iniziative istituzionali che ne sono conseguite.
Con il Policy brief, l’ASviS evidenzia la necessità di portare su un piano concreto di dibattito politico le iniziative più innovative che scaturiscono da “Earth for All”, quale sostegno necessario all’attuazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, riprendendo nel titolo uno dei paragrafi del Rapporto, “Il salto da gigante”, ovvero l’insieme di soluzioni sistemiche ritenute indispensabili per garantire un futuro prospero per l’umanità sul pianeta.
Le proposte si sostanziano nella formulazione di una serie di azioni collegate e coerenti per cambiare il sistema operativo economico globale, affrontando in particolare la situazione d’impossibilità dei Paesi in via di sviluppo di finanziare le azioni per attuare l’Agenda 2030 e le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici. Le misure avanzate includono proposte di altissima ambizione, quali il conferimento di capacità al Fondo monetario internazionale (Fmi) di emettere liquidità finanziaria ai Paesi in via di sviluppo per la creazione di lavori verdi, l’annullamento del debito per gli Stati a basso reddito, la creazione di Citizen Funds per dare a tutti i cittadini e le cittadine del mondo una giusta quota del reddito nazionale, della ricchezza e dei beni comuni globali.
Ciò, in particolare, risponde anche alla richiesta del segretario generale dell’Onu, Antònio Guterres, di “riformare l’architettura finanziaria internazionale con regole che siano inclusive, efficaci ed eque”, alle evidenze scientifiche riportate nei rapporti delle Nazioni Unite “Financing for Sustainable Development”, e ancora in ultimo ai risultati del recente rapporto sui cambiamenti climatici dell’Ipcc.
Il quadro istituzionale di riferimento è anche costituito dall’impegno sottoscritto con l’Accordo di Parigi sul clima del 2015 di rendere i flussi finanziari coerenti con uno sviluppo a basse emissioni e resiliente al clima.
L’ASviS, richiamando le proposte già fatte nei rapporti annuali e in particolare l’approfondimento del Quaderno “La transizione ecologica giusta” dello scorso ottobre 2022, propone dunque di discutere la traduzione in atti politici concreti delle raccomandazioni del Rapporto “Earth for All” attraverso:
- il quadro istituzionale europeo, anche nei programmi politici di tutti i partiti coinvolti nella campagna elettorale europea 2024;
- il G7 - che nel 2024 sarà a guida italiana - in coerenza agli impegni assunti per uno sviluppo sostenibile e inclusivo;
- il G20 con il rilancio di un multilateralismo basato su pace, cooperazione e solidarietà;
- la partecipazione attiva e propositiva al Summit sul futuro delle Nazioni unite che si terrà a settembre 2024;
- gli impegni da assumere nelle prossime Cop delle Convenzioni sui cambiamenti climatici, biodiversità, desertificazione;
- l’impegno attivo delle/i cittadine/i, della società civile, dei mezzi d’informazione e dei media.
di Luigi Di Marco