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Stefanini al MinAmbiente: rendiamo efficace la Strategia di Sviluppo Sostenibile
Il ministero dell’Ambiente ha discusso ieri la SNSvS con la società civile. L’intervento di Stefanini: lo sviluppo sostenibile sia introdotto nella Costituzione, l’Istat rafforzi gli indicatori e la bozza diventi la vera strategia del Paese.
La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia acquista ora contorni più netti grazie alla definizione della bozza relativa, presentata il 13 marzo dal ministero dell'Ambiente e discussa il 21 con la società civile.
In ottemperanza all’art. 3 della Legge n. 221 del 28 dicembre 2015, che prevede che “... Il Governo ... su proposta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome, acquisito il parere delle associazioni ambientali ... provvede, con cadenza almeno triennale, all'aggiornamento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile di cui alla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica del 2 agosto 2002”, l'attenzione si è spostata al momento di confronto tra il mondo della ricerca, dell’economia e delle istituzioni, al quale ha partecipato anche l’ASviS.
Obiettivo della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile 2017-2030 (SNSvS) è la definizione di un programma globale, in linea con l'Agenda 2030 approvata dalle Nazioni Unite nel 2015, che segnali una rotta comune per orientare le politiche del Paese e iniziare ad affrontare in maniera strutturale problematiche ambientali, economiche e sociali che premono a livello nazionale e mondiale.
L'incontro, che si è tenuto a Roma presso l’Auditorium del ministero dell’Ambiente, è stato aperto dal ministro Gian Luca Galletti, il quale ha affermato l’importanza di una strategia che reinterpreta il concetto di ambiente inquadrandolo non più come semplice custodia della biodiversità ma come grande strumento di pace e dialogo tra i popoli. Secondo il ministro, l’Italia è tra i primi Paesi a comprendere il valore sociale, culturale ed economico di questo tema, ma per vincere la sfida della sostenibilità bisognerà rivedere la governance dei processi. “Oggi il ministero dell’Ambiente ha un compito in più”, ha dichiarato Galletti, “è diventato il ministero dello sviluppo sostenibile”.
La bozza di strategia è stata presentata dal direttore generale della direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione Europea e gli organismi internazionali, Francesco La Camera.
La metodologia alla base del documento ha tenuto conto del:
- contesto di riferimento, ovvero la valutazione del posizionamento italiano rispetto ai 17 SDGs e 169 Target;
- individuazione di un sistema di punti di forza e di debolezza su cui costruire gli obiettivi da perseguire, a partire dall’analisi di posizionamento;
- sistema di obiettivi strategici organizzati intorno alle aree tematiche dell’Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership (5P).
All’evento ha partecipato anche il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini, che ha affermato che nonostante gli obiettivi del documento possano essere ampiamente condivisibili, la strategia ha bisogno di ulteriori elementi per essere realmente efficace. A nome dell’ASviS Stefanini ha espresso l’auspicio che il concetto di sviluppo sostenibile venga introdotto nella Costituzione affinché il documento del ministero possa realmente diventare la strategia del Paese. Sarebbe utile anche la trasformazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) in Comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile e prevedere verifiche della strategia con cadenza annuale. È poi indispensabile il disegno di una campagna informativa estesa e persistente per costruire nel Paese una cultura consapevole e responsabile sui temi della sostenibilità, ma soprattutto l’Istat dovrebbe impegnarsi per rafforzare gli indicatori necessari allo svolgimento di un’analisi puntuale, oggettiva e rigorosa dei dati.
Nel corso dell’evento sono intervenuti anche Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia e coordinatore dei gruppi di lavoro ASviS sui goal 6, 14 e 15, e Rosanna Oliva, presidente dell’associazione “Rete per la Parità” e coordinatrice del gruppo di lavoro sul goal 5.
I successivi passaggi istituzionali riguarderanno il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni e il Cipe, così come previsto dal “Collegato ambientale” (Legge n. 221 del 28 dicembre 2015).
Il programma dell'evento
Ripresa integrale dell'incontro
La bozza della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile
di Elis Viettone