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Le associazioni di urbanistica lanciano l’allarme sul governo del territorio
Nella lettera dei presidenti delle organizzazioni, indirizzata alle Commissioni competenti in materia di Camera e Senato, la richiesta di promuovere una sede di confronto per intraprendere con decisione il percorso di riforma. 1/12/22
"Dobbiamo constatare con rammarico che il governo del territorio non è al centro dell’agenda parlamentare ormai da troppe legislature. E che queste si succedono senza che siano approvate le leggi di cui si inizia la discussione". Ciò è successo nelle ultime tre, la 16esima (2008-2013), la 17esima (2013-2018) e la 18esima (2018-2022).
È quanto emerge dalla lettera che i presidenti delle principali associazioni che si occupano di urbanistica (Inu, Siu, Assurb, Urban@it, Censu, Aidu, Associazione urbanistica per l'Ingegneria) hanno indirizzato ai presidenti delle Commissioni Ambiente e territorio di Camera e Senato, Mauro Rotelli e Claudio Fazzone, per lanciare l'allarme sul tema del governo del territorio. Una questione che "sta acquistando di nuovo grande rilevanza per il Paese”, come “dimostrano i cambiamenti climatici, i quali richiedono interventi di prevenzione e cura per ridurre i danni provocati dagli eventi estremi" e come testimoniato dalla recente alluvione di Ischia.
Per questo motivo, gli autori della lettera ritengono necessario “intraprendere una diversa procedura che sia caratterizzata fin dall’inizio da un forte coordinamento tra le Commissioni competenti per materia di Camera e Senato”. La proposta avanzata è che “le due Commissioni, l’8a della Camera e l’8a del Senato, promuovano, nell’ambito delle proprie prerogative, una sede di confronto composta da rappresentanti dei gruppi parlamentari, della Conferenza delle Regioni, dell’Anci e dell’Upi e dei diversi stakeholder interessati.
Il compito di tale sede è di presentare entro sei mesi la base per una risoluzione da approvare in entrambe le Commissioni parlamentari contenente il «nucleo essenziale» delle questioni che necessitano di un aggiornamento normativo, indicando le motivazioni e lo strumento più idoneo (disegno di legge, legge-delega, atto di natura amministrativa o regolamentare, Intesa in sede di Conferenza Stato, Regioni e autonomie locali, ecc.). A seguito del voto sulla risoluzione potrà iniziare l’iter delle iniziative legislative che ne conseguono".
Il tema del governo del territorio e delle strategie nazionali e locali per lo sviluppo sostenibile sono al centro della terza edizione del Rapporto sui Territori dell’ASviS, che verrà presentato il prossimo martedì 6 dicembre dalle 10 alle 13.