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QN Città future: il paradosso della smart city, più intelligente o limitante?
In bilico tra miglioramento della qualità di vita e aumento del divario sociale. Questo il tema al centro dell’appuntamento del 1° dicembre dell’iniziativa del Gruppo Monrif, in collaborazione con l’ASviS. 1/12/2022
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Giovedì 1 dicembre alle 16.30 si è tenuta la nuova tappa di “QN Città future”, il percorso multimediale promosso dal Gruppo editoriale nazionale (QN Quotidiano nazionale) in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), che intende coinvolgere cittadine e cittadini verso un comune obiettivo di sostenibilità, sollecitando la responsabilità sociale attraverso la sensibilizzazione su grandi temi globali, quali innovazione, inclusione e green, verso le città del futuro.
L’appuntamento “Il paradosso della smart city: città più intelligente o più limitante?” è stato dedicato al rischio di un aumento del divario sociale nelle aree urbane intelligenti e all’importanza di garantire un miglioramento della qualità della vita.
Una smart city, infatti, è un’area urbana in cui, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e più in generale dell’innovazione tecnologica, è possibile ottimizzare e migliorare le infrastrutture e i servizi rivolti a cittadine e cittadini rendendoli più efficienti. Non basta, però, il digitale per rendere una città intelligente. Una città è smart se oltre a stare al passo con la rivoluzione digitale, è anche in grado di gestire in maniera efficiente le risorse e garantire una qualità di vita elevata e soddisfacente, attraverso la collaborazione tra amministrazione, privati e cittadinanza.
Alcuni esperti mettono in allerta sulle potenziali criticità di questa nuova tipologia di città. L’architetto olandese Rem Koolhaas, ad esempio, sostiene che le smart city possano rischiare di esasperare il divario tra ricchi e poveri o creare routine talmente prevedibili da spegnere qualsiasi spinta creativa.
La sfida per le città italiane è dunque integrare le nuove infrastrutture e le tecnologie abilitanti, come sensori e Internet of Things (IoT), con le strutture esistenti sul territorio, sfruttando l’interoperabilità tra sistemi, ma anche realizzare sistemi di vita a misura d’uomo.
L’incontro è stato introdotto da Agnese Pini, direttrice QN Quotidiano nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno. Saluti istituzionali di Matteo Lepore, sindaco del Comune di Bologna, Giovanni Molari, rettore Università di Bologna, e Antonio Danieli, vice presidente e direttore generale Fondazione Golinelli. Hanno partecipato alla tavola rotonda, tra gli altri, il presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini ed Enrico Giovannini, già ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
È stato possibile partecipare all'evento in presenza a Bologna (Opificio Golinelli, via Paolo Nanni Costa, 14) iscrivendosi tramite il modulo oppure seguendo la diretta su questa pagina e su cittafuture.quotidiano.net/.
Di Flavia Belladonna