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Educazione alla Cittadinanza Globale a scuola: vince ActionAid con ASviS
L'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ha reso noti i vincitori del bando: oltre al primo classificato, in graduatoria ci sono altri tre progetti elaborati da aderenti dell'Alleanza.
Definire nuovi strumenti per l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza globale nelle scuole e nelle università realizzando attività specifiche di formazione sui temi della sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile: ecco in sintesi il compito per cui il progetto di ActionAid, di cui ASviS è partner, si è aggiudicato il primo posto nel bando per l'educazione alla cittadinanza globale (Ecg), promosso dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Su un totale di 18 proposte pervenute, (solo le prime sei accederanno a un finaziamento), al progetto dell'organizzazione internazionale e indipendente ActionAid Italia Onlus intitolato “Gli studenti delle scuole italiane si attivano sul territorio per città più sostenibili e inclusive (Goal 11) e per un'Italia più responsabile verso l'Agenda 2030” verranno corrisposti 500mila euro, mentre ben altri tre elaborati degli aderenti dell'Alleanza sono rientrati nella graduatoria, per una somma complessiva di 725mila euro.
Al 5° posto, con l'iniziativa “Io non discrimino! Per-Corsi di conoscenza sul fenomeno migratorio e di integrazione, insieme ai migranti” il VIS, Volontariato internazionale per lo sviluppo, si vedrà corrispondere 225mila euro, subito a seguire al sesto posto Amref, la più grande organizzazione sanitaria africana senza fini di lucro, che opera nel continente dal 1957, ha ottenuto a sua volta 500mila euro per il progetto “Voci di confine – la Globalizzazione vista dai confini e dalle periferie” e in fine, in 7a posizione, Oxfam Italia, il movimento globale per la lotta alla povertà, risultato idoneo ma non ammesso a finanziamento, con l'iniziativa “PARTI(RE) UGUALI: ridurre la diseguaglianza globale per sconfiggere la povertà estrema”.
Come si legge sul sito dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, organo nato in seno al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel gennaio del 2016 per meglio gestire le attività tecnico-operative legate alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative, l'Italia agisce per perseguire l'Agenda 2030, assicurando “il rispetto dei principi di efficacia concordati a livello internazionale, favorendo, in particolare, la piena appropriazione dei processi di sviluppo da parte dei Paesi partner, il coinvolgimento delle comunità locali, nonché il ruolo delle comunità di immigrati e le loro relazioni con i Paesi di origine e garantendo l'allineamento degli interventi alle priorità stabilite dagli stessi Paesi partner e ai principi dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030”.
di Elis Viettone