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Anche nel 2021 il premio ASviS “Giusta transizione”
Partecipazione democratica, giustizia intergenerazionale, riqualificazione professionale, ricerca e sviluppo: questi i capisaldi della giusta transizione, che anche quest’anno viene premiata dall’ASviS. 6/8/21
Si rinnova il premio ASviS “Giusta transizione”. Il riconoscimento verrà attribuito alla persona, all’associazione o all’impresa che abbia maggiormente contribuito a promuovere una “giusta transizione”, cioè l’evoluzione verso un’economia ambientale sostenibile capace di tenere conto degli aspetti sociali legati a questo processo.
Le caratteristiche della “giusta transizione” sono state enunciate in un decalogo messo a punto dal Gruppo di lavoro dell’ASviS sui Goal 7 e 13 (Energia e clima) dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra i suoi principi:
- la giustizia intergenerazionale, per promuovere una “transizione socialmente giusta, che garantisca che nessuno sia lasciato indietro”;
- la partecipazione democratica, attivabile tramite “processi di partecipazione democratica nella pianificazione e nelle misure di attuazione della transizione”;
- la riqualificazione professionale “mediante un’appropriata formazione, creando nuovi spazi occupazionali”;
- l’investimento in ricerca e sviluppo “orientato alla trasformazione sostenibile di tutti i settori del sistema produttivo e all’adeguamento delle competenze dei lavoratori”.
Le candidature per il bando “Giusta transizione”, corredate da una breve motivazione (non oltre 5mila battute più eventuali allegati di documentazione), devono pervenire entro il 30 settembre all’ASviS, all’indirizzo segreteria@asvis.net, segnalando nell’oggetto: “Premio Giusta transizione”.
Una giuria selezionerà gli elaborati e assegnerà il premio che verrà consegnato al termine del Festival dello sviluppo sostenibile.