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Giunto al traguardo Politico Poetico, la voce dei giovani per un mondo più giusto
Laboratori, conferenze, serate pubbliche hanno caratterizzato il progetto promosso dal Teatro dell’Argine in collaborazione con l’ASviS, con l'obiettivo di coinvolgere le ragazze e i ragazzi di Bologna sull’Agenda2030. 28/7/21
Dalla serata di presentazione ai laboratori, dagli Speakers’ corners al Parlamento incontra la città. Fino ad arrivare all’ultima tappa, il Labirinto, spettacolo post-teatrale in realtà virtuale. Si è chiuso il 27 giugno il percorso di Politico Poetico, il progetto artistico e di cittadinanza attiva promosso dal Teatro dell’Argine e rivolto ai ragazzi e alle ragazze di Bologna tra i 14 e i 20 anni. Un’iniziativa durata due anni, che, attraverso migliaia di ore di laboratori, conferenze, serate pubbliche, incontri, ha rappresentato l’occasione per ascoltare la voce delle nuove generazioni sui temi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. A fine percorso, i giovani hanno presentato al pubblico i risultati del lavoro e dell’impegno dedicato a Politico Poetico nelle due azioni principali in cui si è articolato: il Parlamento incontra la città, la fucina di idee, e il Labirinto, la manifestazione artistica.
Il Parlamento. L’azione ha coinvolto oltre 500 ragazzi e ragazze di 17 istituti secondari di secondo grado con laboratori, conferenze, serate pubbliche, incontri con esperti, sui temi dell’Agenda 2030. Ciò che è emerso dalle numerose proposte formulate è il grande desiderio delle nuove generazioni di collaborare in progetti di attivazione dal basso: migliorare la pulizia delle strade, dei parchi, dei corsi d’acqua, della città significa chiedere agli organi competenti che i servizi esistenti vengano migliorati, ma vuol dire anche mobilitarsi per organizzare giornate dedicate a pic nic ecologici con raccolta dei rifiuti, incontri di condivisione, sensibilizzazione ed educazione, o giochi di ruolo collettivi, insomma momenti di socialità che diventano anche un modo per contribuire al bene comune. Durante l’evento sono state presentate le Cinque lettere alla città, elaborate dai giovani per disegnare la Bologna di domani, in linea con l’Agenda 2030.
Il Labirinto. Lo spettacolo post-teatrale, in realtà virtuale, ha voluto raccontare le fragilità legate all’adolescenza. Si è trattato di un linguaggio e una tecnologia che i giovani conoscono e maneggiano benissimo e che, in questo periodo di emergenza sanitaria, ha rappresentato per molti di loro l’interfaccia primaria col mondo. Lo spettatore, dotato di un visore, si è mosso in un dedalo di corridoi e stanze dove scoprire 14 storie di adolescenza dimenticata, nate da decine di interviste svolte con associazioni del territorio che si occupano di giovani in stato di disagio o pericolo. “Come 14 erano i fanciulli che la città di Atene doveva inviare a Creta per placare la fame del mostro che viveva nel labirinto, il terribile Minotauro”, hanno spiegato gli organizzatori.
Speakers’ corners. È nato come un evento al confine tra flash mob e spettacolo teatrale diffuso, che è stato ambientato in in Piazza Maggiore a Bologna: centinaia di ragazzi e ragazze in piedi su dei palchi improvvisati, come ad Hide Park a Londra, pronti a raccontare la loro proposta di futuro. Oltre 400 i progetti, con proposte concrete su viabilità, cura dei beni comuni, parità dei diritti, trasporti, economia circolare, consumo etico, accoglienza, energie rinnovabili, lotta alle disuguaglianze, ecologia e su decine di altri temi ritenuti prioritari dagli studenti e dalle studentesse per costruire una città più sostenibile, equa e inclusiva. I progetti sono stati trasformati dai partecipanti in più di 300 video presentazioni.
Soddisfatti gli organizzatori, che hanno evidenziato il successo del progetto Politico Poetico: “Sono stati due anni intensi, folli e bellissimi, densi di lavoro collettivo, anche se spesso condotto a distanza, due anni di laboratorio permanente, di creazioni e di rimodulazioni continue, di confronti, eventi, riflessioni, ripartenze”. Politico Poetico è stato realizzato in collaborazione con ASviS, Comune di Bologna e Comune di San Lazzaro di Savena, Ert – Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Unipolis, Fondazione per l’Innovazione Urbana, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Gramsci, Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, Cassero Lgbti Center, Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, Legacoop.
Guarda il percorso di Politico Poetico
di Monica Sozzi