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L’ASviS lancia la scuola di sostenibilità per Regioni e Province autonome
La nuova proposta formativa dell’Alleanza, in collaborazione con Cinsedo, Rus e Sna, si rivolge agli amministratori locali per garantire la coerenza della programmazione e attuazione territoriale con l’Agenda 2030. 11/12/20
Si aprirà ufficialmente mercoledì 16 dicembre online con i saluti istituzionali del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini e con una lectio magistralis del portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini, la nuova “Scuola sullo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome” ideata e realizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con il Centro interregionale di studi e documentazione (Cinsedo) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, insieme alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), la Scuola Nazionale di amministrazione (Sna) e con il contributo di Terna, della Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) e dell’ENI.
La Scuola, rivolta ai dirigenti e ai funzionari delle Regioni e delle Province autonome, mira a fornire agli amministratori locali una formazione di alto profilo e qualificazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale secondo un approccio sistemico e interdisciplinare. Allo scopo di contribuire ad innalzare i livelli di consapevolezza, impegno, responsabilità e leadership degli enti territoriali verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, particolare attenzione sarà dedicata alle politiche di competenza delle Regioni e delle Province autonome chiamate a contribuire all’attuazione dell’Agenda 2030 a livello locale ma in piena sinergia con le politiche nazionali ed europee.
Sono previsti non solo approfondimenti sui vari temi legati allo sviluppo sostenibile, ma anche diversi focus su strumenti, priorità e azioni necessarie per definire meglio gli obiettivi da raggiungere e garantire l’allineamento degli strumenti di programmazione e attuazione territoriale con la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e i nuovi strumenti finanziari dell’Unione europea. Non mancherà la presentazione di casi di buone pratiche e soluzioni innovative già attuate.
Le città e i territori locali svolgono infatti un ruolo fondamentale per l’implementazione delle politiche e la mobilitazione delle comunità con un reale impatto sulle vite di tutti. Inoltre, con l’aumento progressivo della popolazione urbana nel mondo, il livello di governo territoriale rappresenta sempre più un veicolo fondamentale per un cambiamento del modello di sviluppo verso la sostenibilità e la resilienza.
L’attività formativa della Scuola, offerta gratuitamente, si articolerà in tre moduli: il primo di natura introduttiva e i successivi volti al trasferimento dei concetti chiave per la coerenza e il disegno di politiche integrate. Sono previsti, insieme alle attività di formazione asincrona (e-learning e documenti a disposizione dei discenti), 14 incontri online a partire dall’8 gennaio, con lezioni teoriche, seminari e momenti di applicazione delle conoscenze, che vedranno la partecipazione attiva sia di accademici sia di rappresentanti di istituzioni.
di Elita Viola