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ASviS: “La violenza sulle donne va combattuta a partire dai banchi di scuola”
In occasione della Giornata internazionale, l’Alleanza richiama l’attenzione sugli episodi di violenza che colpiscono soprattutto le giovani donne. L’educazione all’affettività può svolgere un ruolo chiave nella prevenzione. 25/11/24
Anche per il 2024 l’Italia registra un pesante record di femminicidi: 89, secondo i dati del Ministero dell’interno, di cui 77 riguardano donne uccise in ambito familiare o affettivo e di questi in 48 casi le vittime hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex partner. Illuminanti anche i dati particolareggiati Istat sugli omicidi del 2023 diffusi in questi giorni. Sul totale di 334 omicidi, le vittime sono in prevalenza cittadini italiani (74%). Il 94,3% delle donne italiane è vittima di italiani, il 43,8% delle donne straniere di propri connazionali. Sono 63 le donne uccise da un partner o da un ex partner.
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, quest’anno l’ASviS e il suo Gruppo di lavoro sul Goal 5 vogliono attirare l’attenzione sugli episodi di violenza che, sempre più frequenti, riguardano le giovani donne, che nei casi più gravi perdono la vita per mano di giovani uomini incapaci di accettare la fine di una relazione, o sono istigate al suicidio perché vittime di bullismo i cui effetti sono moltiplicati attraverso i social media.
“I fatti di cronaca degli ultimi tempi confermano l’esigenza di lavorare sulla cultura a partire dai banchi di scuola, cultura che deve essere ispirata al rispetto delle differenze, alla difesa dei diritti di ogni persona, al superamento degli stereotipi e basata su un linguaggio rispettoso della grammatica e inclusivo.”, ha affermato Marcella Mallen, presidente dell’ASviS.
L’anniversario del femminicidio di Giulia Cecchettin, e la costituzione della Fondazione a lei dedicata, ci porta a condividere obiettivi per la sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere a partire dalla promozione di progetti di educazione alla relazionalità e all’affettività.
“A questi ultimi obiettivi l’ASviS si impegna ad orientare il suo impegno nelle scuole e in ogni luogo di formazione”, ha proseguito Mallen, ricordando infine il ruolo cruciale dei servizi di contrasto alla violenza: “Insieme al potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto, è fondamentale prevedere anche un rafforzamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, a cui sempre più persone si rivolgono. Le donne che con coraggio decidono di uscire da situazioni di maltrattamento, devono essere sicure di poter contare su accoglienza, supporto, protezione e reinserimento attraverso opportunità di lavoro”.
A cura del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5 “Parità di genere”
Fonte copertina: 123rf.com