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L’ASviS in audizione alla Camera: Giovannini commenta il Decreto Salva Casa
Bene l’attenzione alle tematiche affrontate nel Ddl, ma il Testo unico dell’edilizia va riformulato in un’ottica organica e con una visione integrata, finalizzata a perseguire gli obiettivi della transizione ecologica. 18/6/24
“Dall’esame puntuale delle proposte, evidenziamo la necessità di maggiori approfondimenti per evitare possibili effetti indesiderati e conseguenze negative sull’applicazione della legge in termini di rispetto dei principi di equità”.
Questo uno dei messaggi lanciati da Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, in occasione dell’audizione alla Camera dei deputati, presso la Commissione VIII Ambiente, territori e lavori pubblici, il 17 giugno, in merito al disegno di legge n. 1896, di conversione in legge del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, il cosiddetto Decreto Salva Casa.
Un Ddl valutato positivamente dal punto di vista dell’attenzione posta alle tematiche e dell’obiettivo di rispondere al fabbisogno abitativo e di ridurre il consumo di suolo, che tuttavia necessita secondo l’Alleanza della revisione di alcuni testi, come il Regolamento tecnico per l’edilizia e il Testo Unico dell’edilizia, in un’ottica organica e con una visione integrata, finalizzata a perseguire gli obiettivi della transizione ecologica. “Bisogna procedere rapidamente perché l’adattamento ai cambiamenti climatici del patrimonio edilizio esistente e delle aree urbane è urgentissimo, insieme alla decarbonizzazione”, ha sottolineato Giovannini.
In merito al rispetto dei principi di equità, il direttore scientifico dell’ASviS ha evidenziato in particolare che le soglie temporali potrebbero essere discriminanti sull’applicazione delle norme e le misure di agevolazione al cambio di destinazione d’uso potrebbero consentire l’elusione di taluni obblighi. Per questo motivo, ha proseguito, va condotta la verifica di coerenza delle politiche prevista dalla Strategia nazionale di sviluppo sostenibile (SNSvS) approvata a settembre 2023.
Giovannini ha anche ricordato la serie di raccomandazioni avanzate dall’Alleanza al governo negli ultimi due anni per questioni legate strettamente all’argomento dell’audizione, in particolare sul tema delle politiche urbane. Tra queste, la necessità di: attivare il Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu), ricostituito nel 2021 e finalizzato a rappresentare la dimensione urbana della SNSvS; istituire una Cabina di regia interministeriale, eventualmente collegata al Cipu, per il coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana; riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica; aumentare i livelli d’ambizione del nuovo Pniec.
“Un punto fondamentale, che è in discussione proprio presso questa Commissione, è il testo di legge sulla rigenerazione urbana”, ha sottolineato poi Giovannini, ricordando come sia “indispensabile per poter assicurare un futuro di politiche di rigenerazione e di trasformazione anche degli edifici nel senso della nuova direttiva sulle cosiddette case green”.
Apprezzata invece la decisione del governo di imporre l’assicurazione obbligatoria contro il rischio da calamità naturali per le imprese, anche se il tema resta aperto per il settore residenziale. L’audizione si è conclusa con un’analisi delle misure specifiche su sistemi di chiusura di logge e balconi, cambi di destinazione d’uso, tolleranze costruttive e stato legittimo degli immobili.