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Città metropolitana di Bologna: una programmazione locale verso la sostenibilità
Il Documento unico di programmazione annuale è stato per la prima volta integrato da un Allegato che legge le politiche locali in chiave di sviluppo sostenibile, per dar vita a un sistema di monitoraggio multilivello. 4/8/22
Si è tenuta il 27 luglio la conferenza promossa dalla Città metropolitana (CM) di Bologna che ha presentato l’Allegato “Verso uno schema di Dup integrato con l’Agenda 2.0 per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Bologna”, inserito in appendice al Documento unico di programmazione (Dup) 2022-2024. L’Allegato ha lo scopo di monitorare l’andamento delle politiche dell’ente locale in chiave di sostenibilità. Infatti, a seguito della pubblicazione del Quaderno dell’ASviS “L’Agenda 2.0 per lo sviluppo sostenibile della CM di Bologna”, avvenuta il 24 giugno del 2021 con il supporto scientifico di ASviS, Urban@it e Università di Bologna, la CM ha proceduto a creare un sistema di monitoraggio multilivello.
L’Allegato al Dup, elaborato durante l’anno intercorso tra la pubblicazione del Dup e quella dell’Agenda 2.0, è il primo strumento creato per misurare fattivamente la coerenza tra le politiche pubbliche dell’amministrazione locale e i 26 obiettivi quantitativi fissati dall’Agenda 2.0. La particolarità dell’Agenda 2.0 è infatti quella di localizzare dei target specifici e calibrati sulla CM di Bologna per misurare il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite in quel territorio. Infatti, l’Onu delega agli Stati e alle amministrazioni locali la declinazione delle indicazioni generali fornite dai Target dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile in traguardi numericamente misurabili. Inoltre, la CM di Bologna è stato il primo ente locale italiano a delineare dei target quantitativi e ad associarli a dei settori di sua competenza.
L’Allegato al Dup sullo sviluppo sostenibile è suddiviso in due parti: la prima raccoglie tutti i 26 obiettivi quantitativi dell’Agenda 2.0 e riporta l’andamento del loro raggiungimento; la seconda riguarda invece l’associazione con gli Obiettivi generali e specifici del Dup che si riferiscono a essi. Una delle innovazioni di questo documento è collegata al confronto che viene fatto tra i risultati raggiunti dalla Città metropolitana e i valori che riguardano il livello regionale (Emilia-Romagna) e quello nazionale.
Come la CM di Bologna, anche i comuni di Bologna e Monte San Pietro, il Nuovo circondario imolese e l’Unione dei comuni Reno Lavino e Samoggia hanno integrato il loro Dup 2022-2024 con l’Allegato sullo sviluppo sostenibile. In prospettiva, l’intenzione di questi enti locali sarà quella di creare un unico sistema organico fra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2.0 e i loro processi di programmazione per assicurarne la coerenza, il monitoraggio e l’aggiornamento continuo.
Di Milos Skakal