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Diritti umani nell’era digitale e dell’Ai: una Carta per le nuove generazioni
Da Indire e DiCultHer nove principi e numerose attività didattiche per educare a un uso responsabile della tecnologia, promuovendo dignità, libertà e rispetto, verso sé e gli altri, in un contesto digitale in continua evoluzione. 12/12/24
“Questa Carta non è solo un documento: è un atto di fiducia nei confronti dei giovani, custodi del nostro presente e creatori del futuro che desideriamo. In un mondo sempre più digitale, è fondamentale preservare l'umanità che ci rende unici”. Sono queste le parole con cui si è espresso Carmine Marinucci, presidente di #DiCultHer, per raccontare la “Carta dei diritti nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale”, presentata il 10 dicembre durante un webinar in occasione della ricorrenza della Dichiarazione Universale dei diritti umani delle Nazioni Unite.
Elaborata da Indire e dall’associazione internazionale per la cultura digitale #DiCultHer, la Carta intende incentivare un uso responsabile delle tecnologie e consolidare i diritti umani nell’era digitale. Il documento è dedicato a Stefano Rodotà, giurista, intellettuale e difensore dei diritti civili e digitali, e si propone come riferimento per politiche educative e strumenti formativi che garantiscano un uso etico e inclusivo delle tecnologie digitali.
Oggi, infatti, a oltre 70 anni dalla promulgazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata nel 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite, la rivoluzione digitale e l’avvento dell’intelligenza artificiale impongono una riflessione aggiornata per garantire che i principi universali siano tutelati in un contesto tecnologico in rapida trasformazione. Investire nell’educazione e nel pensiero critico è quindi cruciale al fine di preparare le nuove generazioni: solo con una formazione mirata si potrà garantire che giovani cittadini e cittadine siano in grado di comprendere le implicazioni delle tecnologie emergenti e contribuire attivamente a una società più giusta e inclusiva.
I principi e le raccomandazioni per la cittadinanza digitale
La Carta avanza 30 raccomandazioni, articolate in nove principi fondamentali, che si presentano come un invito alla consapevolezza per le nuove generazioni. “Nessun algoritmo può definirti come tu stesso puoi fare. La tua unicità è preziosa sia online che offline”, recita la prima raccomandazione. Un appello a esprimere la propria autenticità, ben correlato alla seconda raccomandazione, che invita a rispettare anche l’autenticità degli altri, ricordando che “dietro ogni schermo c’è una persona. Il rispetto è fondamentale”. I nove principi individuati dalla Carta sono:
- Libertà e identità personale
- Sicurezza e protezione
- Inclusione e accesso alla conoscenza
- Responsabilità verso la tecnologia
- Comunicare e relazionarsi online: il rispetto al centro
- Verso un ambiente digitale sano e inclusivo
- Guardare al futuro con responsabilità e solidarietà
- La tutela dell’individualità e della sostenibilità digitale
- Combattere l’intimidazione e promuovere l’umanità in rete
“Concludiamo queste raccomandazioni con una riflessione rivolta al futuro: che questa Carta possa essere per voi una guida e un richiamo costante alla forza dell’umanità, capace di illuminare anche i percorsi più incerti”, si legge nel documento.
Le attività didattiche per una consapevolezza digitale
La Carta evidenzia il valore pedagogico di una scuola che educa alla cittadinanza attiva e alla consapevolezza/responsabilità digitale, facendo del patrimonio culturale una risorsa viva e accessibile. Per questo motivo, per ciascun articolo della Carta vengono proposte esperienze educative capaci di stimolare il senso critico e la consapevolezza digitale, al fine di sostenere concretamente il ruolo della scuola nell’educazione digitale. Ogni attività formativa utilizza strumenti digitali diversi per assicurare un’esperienza didattica varia e arricchente. Tra le attività proposte:
- Diritto alla protezione della privacy: creazione di un'infografica interattiva, che illustra i principi fondamentali della protezione della privacy online, evidenziando le migliori pratiche e gli strumenti più utili, per salvaguardare i dati personali in ambienti digitali.
- Diritto alla sicurezza digitale: sviluppo di un progetto di sensibilizzazione sulla sicurezza digitale, attraverso la creazione di un video informativo, in cui gli studenti esplorano e presentano pratiche sicure, per proteggere la propria identità online.
- Inclusione e accesso alla conoscenza: creazione di un portale di risorse digitali condiviso, in cui ogni studente contribuisce con contenuti e materiali che arricchiscono la conoscenza comune, includendo spiegazioni semplici e accessibili, per garantire che tutti possano partecipare al meglio.
- Diritto all’uguaglianza nella rete creazione di una campagna di sensibilizzazione sui social media, per promuovere l’uguaglianza online, evidenziando l’importanza di un ambiente digitale inclusivo e rispettoso delle diversità.
Un concorso video per i diritti umani
Nel contesto della Giornata, DiCultHer ha lanciato anche una call for ideas dal titolo “La forza dei diritti umani: video emozionale per la Carta dei diritti”, invitando tutte le studentesse e tutti gli studenti universitari e delle scuole italiane ed europee, di ogni ordine e grado, ad esplorare il legame tra passato e presente con un video che racconti come i diritti umani, nati dall’esperienza delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale, si connettono oggi alla nostra epoca digitale, per costruire un futuro in cui la dignità e la giustizia siano garantite per tutte e tutti, anche online. È possibile partecipare al concorso fino a metà aprile 2025, i video vincitori saranno presentati in prima istanza durante la decima edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”, dal 6 al 10 maggio 2025.
di Sofia Petrarca
Fonte copertina: 123rf.com