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IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

La disuguaglianza digitale è una questione da risolvere al più presto, dato che tre miliardi di persone nel mondo rimangono offline. Nel 2021 l’Italia aumenta la copertura della rete Gigabit alle famiglie, posizionandosi in linea con l'obiettivo prefissato, mentre nel 2020 ha fatto progressi insufficienti per quanto riguarda la spesa in ricerca e sviluppo.

Soluzioni basate sulla natura: i lavori più richiesti secondo Ilo e Unep

Esperti in conservazione della biodiversità, project manager, analisti e ingegneri ambientali: l’elenco stilato in un nuovo rapporto. Cruciali gli investimenti nello sviluppo delle competenze. 15/1/2025

mercoledì 15 gennaio 2025
Tempo di lettura: min

Attualmente più di 60 milioni di persone in tutto il mondo lavorano in attività collegate alle Nature-based solutions (Nbs), per proteggere, conservare, ripristinare, utilizzare in modo sostenibile e gestire ecosistemi terrestri naturali. Ma, come sottolinea il rapporto "Decent work in Nature-based solutions 2024” pubblicato lo scorso dicembre da Ilo, Iucn e Unep, con i giusti investimenti potrebbero essere molti di più: 32 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030. A beneficiarne maggiormente sarebbero Africa, America Latina e Stati arabi, dove il numero di persone impiegate nelle Nbs potrebbe passare da 2,5 milioni a oltre 13 nei prossimi cinque anni, ossia dall’attuale 5% a oltre il 40% dei posti di lavoro totali.

Parola d’ordine: reskilling

Oggi i lavoratori impegnati nel mondo delle Nbs si occupano di mitigazione del clima, perdita di biodiversità e recupero di territori degradati. Ma c’è un potenziale non sfruttato legato ai lavori delle infrastrutture cosiddette “green-grey”, che prevedono un mix di competenze ingegneristiche e naturalistiche.

 

Aziende: la metà dell’innovazione sostenibile arriva dalle idee della leadership

L’83,7% delle aziende italiane, secondo uno studio di Sustainability makers e Impronta etica, adotta obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale chiari e sfidanti, ma solo una parte di esse alloca un budget specifico ai progetti di innovazione sostenibile. 8/4/24

  

In un sondaggio online tra i professionisti del settore, il 66% ha risposto di aver incontrato difficoltà nel finalizzare i progetti a causa della mancanza di figure specializzate come tecnici della conservazione della natura, project manager e ingegneri ambientali. Ruoli che richiedono un mix di competenze tra cui analisi dei dati, competenze in tecnologia Gis (Geographic information systems), monitoraggio ambientale, tecniche di conservazione e ripristino ecologico. Competenze a cui si aggiungono soft skills come la comunicazione efficace, problem solving e capacità di lavorare in gruppo in contesti multiculturali. 

Le raccomandazioni per il futuro

Affrontare le lacune sulle competenze richiede una formazione mirata, maggiori finanziamenti e un supporto politico più forte per facilitare percorsi di carriera in ambito sostenibile. Attualmente solo pochi Paesi, tra cui Canada, Scozia, Spagna e Nuova Zelanda, hanno politiche nazionali a sostegno delle competenze Nbs. Politiche che prevedono una formazione inclusiva, che coinvolgono soprattutto giovani, donne e popolazioni indigeni. Per questo il Rapporto si conclude con quattro raccomandazioni chiave per il futuro.

1. Rafforzare e allineare i quadri politici nazionali per capitalizzare i progressi compiuti a livello globale, sviluppando politiche a diversi livelli per integrare meglio le soluzioni basate sulla natura in settori come l’ingegneria e l’agricoltura. Occorrerà migliorare il coordinamento tra i vari livelli di governance per garantire la coerenza politica, coinvolgendo il settore privato, capace di guidare l'innovazione e incentivare l’occupazione.

2. Investire nello sviluppo delle competenze e nella formazione della forza lavoro.. La collaborazione internazionale dovrebbe migliorare la comprensione delle esigenze, consentendo a livello locale di identificare più facilmente le necessità formative e adattare la formazione alle priorità.

3. Promuovere i diritti e l'inclusività. L’occupazione nelle Nature-based solution dovrebbe garantire salari equi, condizioni di lavoro sicure e protezione sociale, oltre a promuovere l'equità di genere, il coinvolgimento dei giovani e la partecipazione delle comunità più emarginate.

4. Rafforzare la ricerca e la raccolta dei dati per sviluppare quadri standardizzati volti a valutare gli impatti delle Nbs e il potenziale della nuova occupazione. 

Scarica il Rapporto


di Tommaso Tautonico

 

Copertina: Unsplash

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