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Il contributo del settore forestale agli Obiettivi di sviluppo sostenibile
Investire in conservazione del territorio per l’assorbimento di CO2, adottare modelli di business basati sul riuso, favorire l’acquisto di prodotti legnosi da fonti legali. Ecco la roadmap delle aziende del Forest solutions group. 20/1/20
Come può il settore forestale contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile? Le aziende aderenti al Forest solutions group (Fsg) del World business council for sustainable development (Wbcsd) hanno lanciato la "Forest sector roadmap”, una visione strategica e condivisa che risponde all’interrogativo.
Fsg è la piattaforma globale per la catena del valore del settore forestale, costituita per costruire e condividere soluzioni di business in grado di guidare lo sviluppo sostenibile nel settore.
“Le foreste hanno una posizione unica nel percorso di transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Vogliamo dimostrare leadership, condividere le nostre conoscenze e fornire soluzioni innovative per raggiungere un futuro sostenibile, resistente e inclusivo” dichiarano Karl-Henrik Sundström e João Castello Branco, copresidenti del Forest solution group.
Nonostante la roadmap riconosca che il settore forestale interagisce, in maniera diretta o indiretta, con tutti i 17 SDGs, identifica sei Obiettivi sensibili, in grado di essere maggiormente influenzati dal settore: SDG 6 (acqua pulita e servizi igienico-sanitari), SDG 7 (energia pulita e accessibile), SDG 8 (lavoro dignitoso e crescita economica), SDG 12 (consumo e produzione responsabili), SDG 13 (lotta contro il cambiamento climatico) e SDG 15 (vita sulla terra).
Per l’Obiettivo 6, ad esempio, la roadmap osserva che il 75% delle acque dolci proviene dalle foreste e che lo stesso settore è fortemente dipendente dalla risorsa idrica per la produzione dei prodotti in fibra di legno.
In merito all’Obiettivo 7, si sottolinea che l'energia dal legno fornisce il 40% dell'attuale fornitura globale di energia rinnovabile. Per l’Obiettivo 13, la roadmap dichiara che le foreste possono contribuire fino al 37% nella riduzione delle emissioni necessarie a mantenere l’aumento di temperatura sotto i 2°C. Inoltre, le foreste gestite in modo sostenibile svolgono un ruolo fondamentale nel contrastare inondazioni, siccità e incendi boschivi, che dovrebbero intensificarsi con il progredire dei cambiamenti climatici. Sui temi dell’Obiettivo 8, si segnala che il settore forestale impiega quasi 14 milioni di persone in tutto il mondo, ma la Fao e l'Ilo stimano che gli impatti indiretti siano di gran lunga maggiori, coinvolgendo circa 45 milioni di posti di lavoro. Le società responsabili del settore forestale contribuiscono poi all'SDG 15 garantendone la gestione sostenibile, affinché le foreste rimangano sane e continuino a prosperare, fornendo legno rinnovabile e generando mezzi di sostentamento per le persone coinvolte.
La roadmap si conclude con l’impegno, da parte dei membri del Fsg, ad attuare una serie di “percorsi ad impatto”: soluzioni pratiche per massimizzare il contributo agli SDG. Si tratta di otto azioni legate a clima, acqua, economia circolare, comunità, persone e approvvigionamento sostenibile.
Le azioni legate al clima (impatto su SDGs 6, 7, 13, 15) prevedono la promozione e il rafforzamento del ruolo delle foreste e dei prodotti in fibra di legno. Occorre investire in rimboschimento e conservazione del territorio al fine di aumentare l’assorbimento di anidride carbonica. Sarà fondamentale supportare lo sviluppo e l'implementazione di nuovi approcci mirati alla sostituzione di materiali a base fossile e non rinnovabili con prodotti legnosi.
Le azioni legate all’acqua (impatto su SDGs 6, 12 e 15) mirano ad implementare sempre più pratiche di gestione sostenibile della risorsa idrica, promuovere la ricerca e lo sviluppo di strumenti efficaci per valutare e gestire i rischi, gli impatti e la dipendenza idrica lungo l'intera catena dei prodotti forestali.
Per quanto riguarda l’economia circolare (impatto su SDGs 7, 8, 11 e 12), la roadmap delinea azioni basate su modelli di business efficienti, scalabili in tutto il modo, basati sull’innovazione e sull’upcycling (cioè il riuso creativo) di rifiuti e residui di lavorazioni, in grado di diventare materia prima ed energia rientrando nel ciclo produttivo.
Le azioni dedicate alle comunità (impatto su SDGs 1, 4, 8, 9 e 11) invece mirano a migliorare i mezzi di sussistenza e la resilienza delle comunità che dipendono dalle foreste, attraverso modelli di business condivisi, migliorando la governance locale e rispettando i diritti delle popolazioni indigene direttamente coinvolte dalle operazioni forestali.
Le azioni che impattano sulle persone (effetti su SDGs 4, 5 e 8) puntano ad investimenti nel capitale umano e sociale per attrarre e trattenere i talenti e migliorare la diversità della forza lavoro.
In ultimo, le azioni dedicate all’approvvigionamento sostenibile (impatto su SDGs 8 e 12) mirano a rafforzare e migliorare le pratiche di approvvigionamento responsabile, la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena, favorendo l’acquisto di prodotti legnosi da fonti legali, conservando e preservando il capitale naturale.
di Tommaso Tautonico