Notizie
Cop27 senza filtri: qual è stata la vera posta in gioco a Sharm El Sheik
Bene l’istituzione di un fondo per i Paesi fragili, ma nessuna novità sul taglio delle emissioni climalteranti. Ad Alta sostenibilità, su Radio Radicale, condotta da Manieri e Viettone, ospiti: Federico, Mastrojeni. [VIDEO] 21/11/22
Dai lavori della Cop 27 positiva la creazione di un fondo per compensare le perdite e i danni subite dai Paesi in via di sviluppo più vulnerabili alla crisi climatica ma poco si è deciso sul taglio delle emissioni, lo stesso Segretario generale delle Nazioni unite, António Guterres, nella nota conclusiva ha affermato che "il nostro Pianeta è ancora al pronto soccorso". Le variabili in gioco sono diverse: gli interessi dei singoli Paesi ma anche gli equilibri mondiali, le risorse energetiche e naturali, la responsabilità delle emissioni climalteranti prodotte negli ultimi decenni. Con un Mediterraneo considerato un hotspot, ovvero un'area critica dove nei prossimi dieci anni le conseguenze del cambiamento climatico saranno più gravi che in altre aree del Pianeta.
Questo il tema dell’ultima puntata di “Alta sostenibilità” andata in onda su Radio radicale il 21 novembre e condotta da Valeria Manieri ed Elis Viettone. Ospiti: Toni Federico (coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS sui Goal 7, energia pulita e accessibile, e Goal 13, lotta al cambiamento climatico), Grammenos Mastrojeni (Segretario generale aggiunto dell'Unione per il mediterraneo).
Toni Federico, coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS sui Goal 7 "Energia pulita e accessibile", e Goal 13 "Lotta al cambiamento climatico"
#Altasostenibilità @RadioRadicale @tonifederico42: da #COP27 salto in avanti con l'intesa su Fondo per Paesi in via di sviluppo colpiti dal cambiamento climatico, attenzione però alla classificazione dei Paesi vulnerabili, vedi Cina e Arabia Saudita
— ASviS (@ASviSItalia) November 21, 2022
Grammenos Mastrojeni, segretario generale aggiunto dell’Unione per il mediterraneo (Upm)
#Altasostenibilità @GaiaThinks: il Mediterraneo e il cambiamento climatico in 10 anni: 250 milioni di persone in scarsità idrica e un innalzamento delle acque marine che porterebbe acqua salata dei fiumi, pregiudicando l'agricoltura, pensiamo a Po e Nilo
— ASviS (@ASviSItalia) November 21, 2022
di Ivan Manzo
VAI ALL'ARCHIVIO DELLE PUNTATE DI ALTA SOSTENIBILITÀ, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.