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Ecco le azioni di breve e medio termine per un sistema finanziario sostenibile
L’economia si sta già muovendo verso la finanza sostenibile, ma i prossimi 24-36 mesi saranno cruciali per consolidare il progresso e raggiungere nuovi traguardi. L’Unep e la Banca Mondiale tracciano una tabella di marcia.
In occasione della Cop23, il 13 novembre il Gruppo della Banca mondiale e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (United Nations Environment Programme, Unep) hanno presentato a Bonn il documento “Roadmap for a Sustainable Financial System”. La pubblicazione rientra nel Programma “Inquiry into the Design of a Sustainable Financial System”, lanciato dall’Unep nel 2014 al fine di valutare i migliori sistemi e meccanismi finanziari in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, lotta al cambiamento climatico e sviluppo delle energie rinnovabili.
Il Rapporto delinea un programma di lavoro per il breve e medio termine (rispettivamente per i prossimi 24 e 36 mesi), rivolto a soggetti pubblici e privati, al fine di accelerare la transizione verso un sistema finanziario sostenibile facendo leva sulle iniziative di mercato, nazionali e internazionali che già si muovono in questa direzione.
Nel mercato, l’attenzione alla sostenibilità sta già “silenziosamente rivoluzionando” l’economia reale. Il settore finanziario, quindi, ha cominciato a evolversi di conseguenza, agendo sui propri prodotti e creandone di nuovi per migliorare il rapporto tra rischio e ricavo negli investimenti sostenibili, divulgando informazioni non finanziarie e puntando sulla finanza digitale. Inoltre, le istituzioni finanziarie hanno cominciato a integrare la sostenibilità nei propri modelli di business.
Secondo il programma di lavoro delineato dall’Unep e dalla Banca Mondiale, nel breve termine le istituzioni finanziarie dovrebbero fare leva sulle partnership esistenti per sviluppare e implementare metodologie per l’identificazione dei green asset, nonché sostenere la ricerca sui rischi relativi a questi beni. Ancora entro i prossimi 24 mesi, dovrebbe essere stabilita una piattaforma di cooperazione o una task force tra le imprese fintech (quelle che erogano prodotti e servizi attraverso le più sofisticate tecnologie finanziarie) per sviluppare politiche e standard che colleghino le tecnologie finanziarie allo sviluppo sostenibile. Nel medio termine, l’Unep e la Banca Mondiale raccomandano di effettuare transazioni che stimolino la creazione di nuovi prodotti di finanza sostenibile e di stabilire dei challenge prize (ricompense per progetti che rispondono a una sfida in maniera innovativa) per incentivare lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie a sostegno della finanza sostenibile.
A livello nazionale, il Rapporto segnala che i governi, le banche centrali e le istituzioni pubbliche di oltre 60 Paesi hanno dimostrato un crescente impegno verso la realizzazione di un sistema finanziario sostenibile, quantificabile in un aumento medio delle politiche di sostenibilità pari al 20% annuo dal 2010. Tra gli obiettivi di queste politiche il documento segnala l’incorporazione di fattori ambientali nelle decisioni finanziarie; il sostegno alla proliferazione di standard e politiche per promuovere prodotti finanziari green (come i green bond); il miglioramento del flusso di informazioni sulla sostenibilità nel sistema finanziario attraverso l’elaborazione di linee guida volontarie o requisiti obbligatori. Inoltre, un crescente numero di Paesi (tra cui l’Italia) sta sviluppando quadri strategici per la finanza sostenibile, delineando politiche, iniziative pubblico-private e interventi di mercato volti a realizzare un sistema finanziario nazionale sostenibile.
Tra le azioni da intraprendere nei prossimi 24 mesi, l’Unep e la Banca Mondiale suggeriscono ai Paesi di revisionare e catalogare i diversi tipi di politiche fiscali adottate per diagnosticare meglio i fallimenti di mercato e identificare le risposte più adatte a livello nazionale. Nel medio termine, invece, occorre incorporare requisiti di sostenibilità nel sistema fiscale nazionale per valutare, ad esempio, l’efficacia e l’opportunità dei sussidi favorevoli per l’ambiente e delle spese per il finanziamento di attività dannose per l’ambiente.
A livello internazionale, il Rapporto sottolinea l’importanza di sviluppare, entro i prossimi 24 mesi, una serie di principi di coordinamento globale per guidare il progresso verso un sistema finanziario sostenibile, e di realizzare, nei prossimi 36 mesi, un sistema per la misurazione dei risultati. Nel medio termine occorre, inoltre, promuovere l’inclusione di dati sulla sostenibilità nei quadri di reporting finanziario globale (come il reporting delle banche centrali al Fondo monetario internazionale).
Una vera e propria tabella di marcia, quindi, che risponde alla visione di Simon Zadek, co-direttore dell’indagine Unep sulla finanza sostenibile, secondo la quale “per allineare il sistema finanziario globale allo sviluppo sostenibile bisogna andare oltre le innovazioni marginali e intervenire sull’architettura di base del sistema”.
Scarica il rapporto “Roadmap for a Sustainable Financial System”
Scopri di più sul Programma Unep “Inquiry into the Design of a Sustainable Financial System”
Scopri di più sul Dialogo nazionale dell’Italia per la finanza sostenibile
di Lucilla Persichetti