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Bilancio di sostenibilità negli atenei: una guida per un’accademia responsabile
Il nuovo strumento curato da Rus e Gbs, primo del suo genere in Italia, rappresenta un nuovo standard di rendicontazione non finanziaria per proiettare le università verso una maggiore consapevolezza sullo sviluppo sostenibile. 30/04/21
Gli ultimi 30 anni sono stati caratterizzati da un crescente interesse verso lo sviluppo sostenibile, portando alla diffusione, da parte delle organizzazioni, di comportamenti e azioni improntati su logiche di responsabilità socio-ambientale e l’utilizzo di strumenti di accountability per rendere conto agli stakeholder del proprio impegno nel perseguimento di obiettivi di sostenibilità.
Ad aiutare gli Atenei nella redazione di questa particolare tipologia di report arriva un nuovo strumento dedicato: “Il bilancio di sostenibilità nelle Università”, il primo standard per la reportistica di settore, curato dalla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e dal Gruppo di studio per il bilancio sociale (Gbs), unendo l’esperienza della Rus nel diffondere la cultura della sostenibilità nelle Università italiane alle competenze tecnico-scientifiche del Gbs sui temi della reportistica.
Il nuovo standard si propone di guidare le Università pubbliche e private nella redazione della reportistica di sostenibilità, fornendo un’analisi equilibrata e ragionata dei riflessi socio-ambientali ed economici dell’operatività degli Atenei ed evidenziando il contributo, attuale e in prospettiva, di questi ultimi al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu.
Lo standard intende guidare e rafforzare l’impegno delle Università verso le sfide nazionali e internazionali che il contesto istituzionale e sociale richiederà loro, consentendo agli stakeholder di conoscere le finalità istituzionali degli Atenei e, in particolare, il complesso delle attività, dei risultati e dell’impatto sulla comunità di riferimento, oltre a fornire informazioni chiare, attendibili e immediatamente comprensibili a chiunque sia interessato, predisponendo altresì un utile modello per il confronto dei dati a livello spaziale e temporale.
Questo nuovo strumento è il primo del suo genere nel nostro Paese e rappresenta una nuova via per creare report non-finanziari delle Università, che seguano delle linee-guida dedicate invece di criteri generali adottati finora, facendo riferimento a quelli utilizzati da altre tipologie di aziende pubbliche oppure da imprese private.
“Rus e Gbs sono concordi nel ritenere rilevante il ruolo che le università possono svolgere quali agenti del cambiamento per promuovere e supportare il raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs), che si pongono come pilastri della costruzione di modelli di università responsabili. Pertanto la rendicontazione della sostenibilità delle università diventa un elemento primario delle politiche di comunicazione agli stakeholders, dell’impegno profuso e della visione pro-attiva per il raggiungimento di un futuro più sostenibile, che costituisce l’obiettivo centrale dell’azione della Rus”, commentano in maniera congiunta la professoressa Chiara Mio, Presidente di Gbs e la professoressa Patrizia Lombardi, Presidente della Rus e prorettrice del Politecnico di Torino.
Ma l‘incremento degli loro sforzi nelle università per rendere i propri bilanci e le proprie condotte più sostenibili non si sta verificando solo in Italia. La classifica stilata dall’organizzazione Times higher education, ripresa in un articolo dall’International institute for sustainable development (Iisd), fa un elenco degli atenei che nel mondo si sono più spesi per raggiungere gli Obiettivi fissati dall’Agenda2030 dell’Onu. Nella top ten delle università sostenibili figurano istituti educativi dei seguenti Paesi: Australia, Canada, Danimarca, Irlanda, Stati uniti e Nuova Zelanda.
Scarica lo standard dei rapporti di sostenibilità per le università