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Consumatori, imprese e finanza, un circuito virtuoso per lo sviluppo locale
Goal 12 dell’Agenda Onu: un italiano su cinque sceglie prodotti sostenibili a parità di prezzo, l’Italia si conferma il Paese dell’economia civile. Il Gruppo di lavoro dell’ASviS è già al lavoro sul piano strategico 2019. 17/12/2018
Bilancio più che positivo sul fronte del consumo, della produzione e della finanza sostenibile. E’ quanto emerge dalla valutazione del Gruppo di Lavoro dell’ASviS sul Goal 12 dell’Agenda 2030.
Per quanto riguarda il consumo responsabile, secondo i dati raccolti da NeXt - Nuova Economia X Tutti e Ancc-Coop durante il Cash Mob Etico realizzato in 12 punti vendita Coop il 22 maggio 2018, un italiano su cinque sceglie prodotti sostenibili, dimostrando una scelta responsabile e informata negli acquisti. Si tratta del Voto col Portafoglio, che premia le azioni generatrici di benessere sociale e sostenibile e che è diventato uno strumento importante per incentivare le imprese italianea praticare strategie di produzione di beni e servizi più vicine ai bisogni reali dei consumatori, rispettose di territorio e lavoratori e delle dinamiche locali.
I consumatori sono sempre più consapevoli del potere esercitato attraverso l’acquisto e le scelte quotidiane di prodotti e servizi sostenibili spostano quote di mercato importanti verso strategie produttive che rispettano territori, persone, lavoratori ed economia.
Sul fronte della finanza sostenibile, il gruppo di lavoro sul Goal 12 ha inserito la finanza etica a pieno titolo tra le questioni fondamentali dell’Obiettivo Onu, con una valutazione delle filiere produttive sotto ogni punto di vista, incluso quello degli investimenti e del credito alle imprese. Finanza, quindi, legata all’Obiettivo 12 perché produzione e consumo si intendono tanto di beni e servizi, quanto di servizi finanziari, e i cittadini sono tanto consumatori quanto risparmiatori.
La finanza sostenibile è infatti chiamata in causa per sostenere l’economia reale, le famiglie, le imprese e per inserire i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all’interno dei prodotti e dei processi finanziari. Una sfida impegnativa, ma indispensabile, per creare quel circuito virtuoso che dalla finanza, alle aziende, ai consumatori, privilegi le caratteristiche di sostenibilità per lo sviluppo locale.
Infine la produzione responsabile, che richiama la necessità e l’urgenza dell’utilizzo sempre più diffuso di materie prime seconde provenienti da riuso e riciclo. Un settore in espansione, che nel nostro Paese impiega circa 575mila lavoratori, mostrando anche le grandi potenzialità occupazionali e professionali di scelte imprenditoriali strategiche che tengano conto dei criteri Environmental, Social and Governance (Esg).
Obiettivo del Goal 12 è potenziare la transizione verso l’economia circolare superando le tradizionali separazioni tra ambiti e settori produttivi. L’esempio concreto, molto riuscito, è quello della filiera dell’alluminio, che produce 900 tonnellate annue provenienti al 100% da materiale di riciclo.
L'economia circolare, insieme allo sviluppo del mercato della vendita dell’usato, che potrebbe raggiungere oltre 3 miliardi di fatturato entro il 2022, è una risposta anche alla crisi dei rifiuti che molte regioni stanno attraversando.
Il Gruppo sul Goal 12 dell’ASviS sta già lavorando al piano di lavoro per il 2019. Tra gli appuntamenti in calendario, la terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, durante la quale il gruppo avrà l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini nei confronti di una nuova economia sempre più vicina ai bisogni reali delle persone sotto ogni punto di vista: ambientale, economico, lavorativo e sociale.
a cura del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12