Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Laureati insoddisfatti dell’offerta formativa sulla sostenibilità ambientale

A studiarla di più sono gli uomini, mentre le donne privilegiano gli aspetti sociali, ma accomuna tutti la richiesta di una maggiore e migliore formazione universitaria sul tema: questi i risultati dell’indagine di Almalaurea. [VIDEO] 26/10/23

giovedì 26 ottobre 2023
Tempo di lettura: min

Su una scala da 1 a 10, i laureati mediamente valutano con 5 (ovvero insufficiente) il livello di approfondimento delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale durante il loro percorso di studi. La conseguente richiesta di maggiore approfondimento è pari in media a 6,5.  È quanto emerge dal Rapporto AlmaLaurea 2023 “I laureati e la sostenibilità ambientale”, presentato il 19 ottobre dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, insieme al Ministero dell'Università e della Ricerca e all'Università di Camerino con l’obiettivo di approfondire la presenza nei corsi di laurea di queste tematiche e di sondarne l'interesse da parte di laureate e laureati.

Su un campione di quasi 222mila laureati che hanno partecipato all’indagine e che rappresentano quasi l’80% di tutti quelli usciti dalle università nel 2022, sono poco più del 60% i laureati che dichiarano di aver affrontato durante il corso di laurea almeno una tematica legata alla sostenibilità ambientale, mentre a livello di area disciplinare sono i laureati nelle materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e quelli dell’area economica, giuridica e sociale a detenere il primato rispettivamente con il 67,4% e il 67%; più distanti i laureati dell’area artistica, letteraria ed educazione (56,8%) e quelli dell’area sanitaria e agro-veterinaria (48,9%, Figura 1).

Il Rapporto indaga il profilo dei laureati che hanno affrontato specificatamente undici tematiche legate all’ambito della sostenibilità: mobilità e trasporti sostenibili; gestione delle risorse, rifiuti e consumi; sostenibilità energetica; cambiamenti climatici e cura degli ecosistemi; edilizia, infrastrutture e industrie sostenibili; urbanistica e paesaggistica per la sostenibilità ambientale; politiche, amministrazione, istituzioni per la sostenibilità ambientale; impatto della sostenibilità ambientale sugli aspetti socio-economici della società; imprenditorialità sostenibile; agricoltura e alimentazione sostenibile; educazione alla sostenibilità ambientale.

Ma qual è la motivazione più importante che spinge i laureati a interessarsi ai temi della sostenibilità ambientale?  Al primo posto troviamo il desiderio di migliorare il benessere della società e delle future generazioni (64,7%) e questo è vero maggiormente per le donne; seguono, a distanza, l’interesse per le materie di studio (24,6%) e le possibilità lavorative offerte (17,7%), in particolare con riferimento alla possibilità di svolgere lavori green, impieghi meglio retribuiti e più soddisfacenti, tutte motivazioni più rilevanti per gli uomini. Dallo studio emerge inoltre che le donne più degli uomini sono interessate ai risvolti sociali dell’approfondimento di tali tematiche.

In Italia minori investimenti nell’educazione rispetto ai Paesi Ocse

Un quinto dei giovani italiani non possiede un diploma. Rimane alto il numero di chi non studia e non lavora. Il Rapporto Ocse “Education at a glance 2023” si concentra sugli studi tecnico-professionali con confronti negativi per il Paese.  18/10/23

Infine, è rilevante osservare che, tra i laureati, più della metà ritiene che la conoscenza delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale avrà un impatto positivo sul futuro percorso lavorativo e sulla soddisfazione per l’attività svolta.

Scarica il Rapporto

 

di Elita Viola

 

Fonte copertina: dolgachov, da 123rf.com

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