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SDG Summit: il 19 settembre Giovannini “inviato” della società civile a New York
Dal vertice Onu, il direttore scientifico dell’Alleanza ha commentato, in un evento ASviS in diretta streaming, i nodi cruciali affrontati per portare a compimento l’Agenda 2030, a soli sette anni dalla scadenza. 14/9/23
In occasione del secondo SDG Summit, l’appuntamento quadriennale organizzato dalle Nazioni unite per fare il punto sull’attuazione dell’Agenda 2030 con i Capi di Stato e di governo convenuti a New York per l’Assemblea generale, il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini è stato presente come “inviato” della società civile italiana e, insieme ad altri esponenti di organizzazioni e istituzioni, ne ha commentato l’evoluzione nel corso di un evento ASviS Live, che è stato trasmesso in diretta streaming dalla sede del Consolato generale d'Italia, martedì 19 settembre alle 16.00 ora italiana,* su tutti i canali web e social dell’Alleanza.
RIVEDI L'EVENTO
“Il Summit previsto la prossima settimana sarà un momento cruciale per capire cosa vogliono fare i membri delle Nazioni unite per rispondere al drammatico appello del Segretario Generale dell’Onu, Antònio Guterres, ad invertire le tendenze ‘insostenibili’ che sono davanti ai nostri occhi. Purtroppo, ad oggi non sappiamo cosa il nostro Paese intende sostenere al Summit e la disattenzione dell’opinione pubblica per un evento così importante non è un buon segnale. Auspichiamo che il Parlamento italiano avvii al più presto una seria discussione su questi temi, visto che l’Italia assumerà nel 2024 la presidenza del G7”, ha affermato Giovannini. Per quel che riguarda il nostro governo, invece, è fondamentale assuma “impegni chiari per l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello nazionale, riguardanti, tra l’altro: l’approvazione della nuova Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile; il varo di una legge nazionale sul clima, come fatto dagli altri grandi Paesi europei appartenenti al G7; il rafforzamento e la rapida approvazione del Piano nazionale integrato energia-clima (Pniec) e del Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc); l’innalzamento, con la prossima Legge di bilancio, dell’Aiuto pubblico allo sviluppo (oggi vicino allo 0,3% del reddito nazionale lordo, a fronte di un impegno dello 0,7%); l’adozione di politiche economiche, fiscali e sociali in grado di ridurre significativamente le disuguaglianze, comprese quelle di genere”.
Il Summit dovrà esprimersi sul Rapporto Onu pubblicato a luglio, dal quale emergono tendenze estremamente preoccupanti da vari punti di vista, tendenze che valgono in molti casi anche per l’Italia, come emergerà chiaramente dal Rapporto 2023 dell’ASviS, che verrà presentato a Roma il prossimo 19 Ottobre. Inoltre, i diversi Paesi dovranno esprimersi sulle proposte che il Segretario generale dell’Onu ha avanzato in vista del “Summit sul futuro” di settembre 2024, tra cui quelle sulla governance finanziaria internazionale e la gestione delle crisi globali.
I capi di Stato e di Governo presenti al Summit, dunque, dovranno impegnarsi seriamente per recuperare i ritardi sull’Agenda 2030, andando oltre le dichiarazioni formali, e anche l’Italia, ha sottolineato l’ASviS, “dovrà prendere una posizione esplicita al Summit, mostrandosi all’altezza delle grandi questioni globali ed essere quindi un interlocutore credibile sui tavoli internazionali”.
È stato possibile seguire l’evento su questa pagina, sulla pagina Facebook dell'Alleanza e sul canale YouTube, oltre che su Ansa, Green & Blue, sulla pagina Facebook Rai per la sostenibilità Esg e su QN – Quotidiano nazionale.
Programma
16:00 – 16:15 Introduzione
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS
16:15 - 17:00 Panel
Modera: Monica Paternesi, Ansa
Elena Avenati, private sector and SDGs Advocacy manager, Save the Children
Stefano Gatti, inviato speciale per la sicurezza alimentare, Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale
Silvia Grandi, direttrice generale Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica
di Elita Viola